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Bari come Notting Hill: la tre giorni di Woosic raccontata dai protagonisti!

29 Settembre 2020 ore 09:18

Un evento pazzesco, che porta idee e inaugura situazioni partendo da oltre confine: di seguito il racconto di pancia scritto dai ragazzi di Woosic,  la falegnameria sociale per autocostruzione casse acustiche a Bari, della prima edizione del Bari Hill Carnival.

Quella del 13 settembre 2020 sarà, per noi, una data davvero da ricordare. Non solamente infatti è stata –
specie considerando l’attuale contesto di incertezza – una delle rare occasioni di quest’anno per creare
aggregazione, intrattenimento musicale e fermarsi per riflettere su valori inalienabili quali integrazione e
accoglienza; soprattutto, si è trattato di un momento che aspettavamo per mostrare i risultati del lavoro
che, come associazione “Il Ruggito della Gru”, abbiamo portato avanti a cominciare dalle ultime settimane
del 2019.

Il 13 settembre, si è svolta la prima edizione del “Bari Hill Carnival”, dove si è esibito per la prima volta il
potente muro di casse realizzato dai ragazzi che, a partire dallo scorso gennaio, hanno partecipato in
qualità di beneficiari al progetto “Woosic – Falegnameria Sociale Musicale”, nato grazie al supporto del
bando PIN (Iniziativa promossa dalle Politiche Giovanili della Regione Puglia e ARTI, finanziata con risorse
del FSE–PO Puglia 2014/2020 Azione 8.4 e del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione). Quale occasione
migliore per inaugurare il WOOSIC Sound System se non durante il nostro innovativo e bizzarro carnevale,
inserito quest’anno nella programmazione della Festa dei Popoli, da sempre simbolo di multiculturalismo e
inclusione sociale?
Le casse che compongono l’impianto sono state costruite durante la parte pratica di un percorso formativo
di 72 ore, svolto in falegnameria e rivolto a cinque ragazzi stranieri che hanno potuto così apprendere le
basi dell’ebanisteria e della costruzione e settaggio di impianti acustici.
Siamo convinti che l’integrazione passi anche attraverso il lavoro, inteso non solo come attività generatrice
di reddito ma soprattutto come modo per conoscere chi abbiamo accanto, scoprendo direttamente sul
terreno cosa rende speciale sia ogni cultura che, ancora più importante, ogni singolo individuo. Inoltre,
ridurre i bisogni di rifugiati, migranti e richiedenti asilo solamente alle esigenze primarie di ogni essere
umano rappresenta una delle grandi differenze tra il concetto di pura assistenza e quello di integrazione.
Attraverso la costruzione di un sound system, infatti, non abbiamo solo avuto l’occasione di prendere
confidenza con i principali strumenti e tecniche di falegnameria ed elettronica (entrambi aspetti
potenzialmente professionalizzanti, anche al di fuori del campo musicale), ma anche di presentare ai nostri
compagni di avventura un mondo, quello della musica fatta in prima persona, che siamo convinti sia uno
dei più potenti mezzi di dialogo e unione tra culture e individui.
Costruire qualcosa di tangibile, creare occupazione e sviluppare competenze, comunicare le emozioni che ci
dà il poter coltivare la nostra passione e, ancora, vedere poi tante persone sorridere grazie ai risultati del
nostro lavoro è una sensazione stupenda. È per questo che l’esperienza del Bari Hill Carnival, il quale ha
visto anche il supporto di altri sound system della zona, ci impone di continuare sulla nostra strada anche
negli anni a venire.

L’idea che si cela dietro al carnevale barese, e da cui prendiamo spunto, è quella che anima le strade di
Notting Hill (nel cuore di Londra) sin dal 1964. Da questa data, infatti, la comunità caraibica – e non solo –
della capitale inglese celebra la propria cultura e le proprie tradizioni con questa grande festa diventata
famosa in tutto il mondo. Due giorni di musica dal vivo, dal reggae alla salsa, dj, afterparty, carri, sfilate e
specialità gastronomiche: questo atipico Carnevale d’Agosto è il modello su cui si vuole strutturare
l’esperienza barese, in cui la commistione tra politica, accoglienza, integrazione e cultura genererà nuove
prospettive e nuovi approcci alla “diversità”.
Inizieremo presto a lavorare alla seconda edizione di questo evento, per farlo diventare un appuntamento
fisso dell’estate barese: un momento di incontro, questo, da svolgersi nel contesto urbano, in cui il sound
system sarà solo una delle varie attrazioni e in cui si potrà delineare un messaggio culturale innovativo ma
anche e soprattutto politico.