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In visita da… Caffè Portineria: il bistrot con portierato di quartiere

10 Maggio 2019 ore 15:11

Puntata numero 26 per la rubrica “In visita da…” : il viaggio dello Staff di PIN tra le realtà attivate attraverso il bando a sportello della Regione Puglia!

Siamo partiti dalle ceramiche innovative di Mesolab, poi abbiamo continuato con la mobilità sostenibile di Sagelio, la vocazione di Ciurma libreria indipendente per bambini, il Centro Multiculturale Crocevia, i manufatti editoriali di ZicZic, le proposte di turismo esperienziale di Puglia Taste & Culture, il laboratorio di pasta fresca e artigianale Eden Store, le mappe tattili realizzate da MapAbile e, il Coworking space Co-Labory  e il connubio mare, psicologia e fotografia di ColMare, l’ecofriendly wear firmato Bloodylicious e, subito dopo l’estate, le fragranze identificative del Gargano del brand AquaPulia,il visual storytelling esperienziale di ImaginApulia, il turismo delle radici di  Raiz Italiana, il Building Management di INGegno-Lab, il laboratorio culturale partecipato OCC – Officine Culturali quartiere Carrassi e l’officina sociale per il recupero e il restauro di barche a vela in legno Maremosso, lo spazio dedicato alla fotografia e all’illustrazione Lo.ft, la protesi di mano in stampa 3D Adam’s Hand ,il laboratorio di serigrafia naturale Ammostro,il festival teatrale a basso impatto ambientale in luoghi segreti Ultimi Fuochi Festival, il centro multietnico Casa Mandela, la piattaforma che mette in contatto spazi e idee Pop Uppens, abbiamo anche conosciuto Sophia, lo spazio di coworking per giovani professionisti e realtà innovative e siamo rimasti nello stesso isolato con Cozinha Nomadecucina partecipata, food storytelling e narrazione del territorio.

Oggi facciamo tappa a Bari dove da qualche mese è nato Caffè Portineria, il bistrot con portierato di quartiere.

Un caffè? No. Una portineria? Anche. Caffè Portineria è un mix di tanti servizi per gli abitanti del quartiere che al suo interno ospita anche iniziative culturali, eventi per grandi e piccini oltre a opportunità per “gli antichi mestieri”. Prendendo spunto dalle portinerie già presenti in giro per l’Europa e in Italia a Milano, Luca e Antonio hanno così creato un luogo che non c’era nel cuore del capoluogo pugliese. Ma come si evolverà il progetto? Sentiamolo direttamente dalla voce dei protagonisti!

Il nostro viaggio alla scoperta della Comunità PIN continua: seguite il nostro profilo Instagram per scoprire le prossime tappe e spoilerare le giovani organizzazioni esplorate!

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Si pensa locale! Parola di Puglia Pop Experience

07 Maggio 2019 ore 14:59

Un nuovo racconto in prima persona per la Comunità PIN!

A raccontarci con entusiasmo le loro esperienze straordinarie, oggi sono i ragazzi di Puglia Pop Experience che, ripercorrendo le tappe della loro storia, ci inviano un racconto scritto di pancia su tutto ciò che è stato… e sarà.

Dall’avvio al percorso, lasciamo la parola ai protagonisti. Buona lettura!

Si pensa locale! I primi Locals di PUGLIA POP EXPERIENCE

Se qualcuno si aspettava il primo articolo di Puglia Pop Experience con scenari folkloristici a colpi di tamburello probabilmente rimarrà deluso.

E’ vero che l’anteprima di Puglia Pop Experience, tra banda e luminarie, rimanda a una Puglia senza tempo, ma quello che si cela dietro la nostra idea di “stagione delle feste”, e che vogliamo approfondire in modalità “Pop”, non è esattamente un viaggio nel tempo, nè tantomeno un’esperienza creata nei soliti circuiti di promozione del territorio.

La premessa è che sé vogliamo che qualcosa venga fatto, lo dobbiamo chiedere innanzitutto a chi è più giovane di noi.
Puntiamo a chi è tra i 18 e 30 anni, considetti “Neet” sigla che non useremo mai, la generazione spesso dimenticata, che consuma enormi quantità di tempo tra le mura di casa, a coltivare solo un senso di sfiducia sia nei confronti delle istituzioni sia di future prospettive occupazionali. Noi partiamo con l’idea che abilità e talenti “addormentati” nella precarietà, possono diventare nelle nostre future attività elementi di azione e autoaffermazione sul territorio attraverso un percorso innovativo di crescita personale.

Da qualche parte si deve incominciare!

Abbiamo individuato 4 centri della Puglia dove avviare una call tra “quei” giovani-adulti, e proporre loro di prendersi per mano il proprio luogo di vita e ripensarsi “Local Promoter” , animatori locali per la promozione del territorio. La realizzazione del corso è legata al sostegno che le amminsitrazioni ci hanno rivolto aderendo all’iniziativa. Pronti, Pin –> via: l’esordio è nel Salento,  comune di Otranto. Nonostante si trattasse di un progetto inedito, l’approccio dell’ Amministrazione e in particolare dell’Assessorato alla Cultura e alle Politiche Sociali non è cieco ma concreto, collaborativo e prezioso sin dai primi momenti, quando ancora ci si disperdeva in mille pdf.
L’idea è del tutto nuova ma ha le spalle forti: un team di progetto ha già al suo interno psicologia (Antonello) & turismo responsabile (Azzurra), e poi può contare nella garanzia di un partner come l’ente di formazione territoriale “Pmi italia” e una collaboratrice Stefania Trippetti, una miccia di estrosità nell’ambito della formazione, a dare un ulteriore sensazione che l’impatto sui territori è assicurato.

Al via, “Local Promoters: Otranto!”

Metà Marzo. Le tensione del viaggio di 160 km per Otranto, dove ci attende il primo Open Day, suona la musica appena sfornata dei Coma Cose:

“Che schifo avere vent’anni

Però quant’è bello avere paura

La strada è solo una riga di matita

Che trucca gli occhi alla pianura

Percorrerla tutta per andare lontano

E fammi fare i soldi come i rapper che poi dividiamo”

Ed era un dolce avvertimento. La strada con i giovani è tortuosa, a tratti incodificabile e per questo affascinante! All’Open Day si presentano in tanti, ci credono, e lavorano in cooperazione sin da subito. Finalmente i fogli pdf diventano pratica, i like diventano partecipazione, le attività di formazione esperienziale tutte …in progress.

Il gruppo dei giovani locali a Otranto è formato e confermato, la strada è tracciata con obiettivi più che nitidi. Al momento si lavora ad un’evento di fine corso dove  i giovani si sperimenteranno Local Promoter per le vie della città, che sappiamo essere solo una rappresentazione. E’ la riconquista del sè il miglior itinerario possibile per esprimersi nel proprio territorio.
Loro lo sanno, e un tag forte li unisce: #thinkLocal!