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PIN@Vietnam International Fashion Week: Ammostro e Studio AK raccontano l’esperienza

16 Maggio 2019 ore 15:38

Siamo grate di aver potuto condividere l’esperienza dei nostri progetti con altri stilisti senior presenti durante la VIFW e di esserci confrontate sulle potenzialità e sui canali giusti per la vendita” è un breve estratto del racconto a quattro mani di Ammostro e Amis by Studio AK rientrate da poco dalla Vietnam International Fashion Week, partecipazione alla kermesse inserita tra i servizi di Accompagnamento PIN mirati all’inserimento nei mercati esteri e per il potenziamento del follow up d’impresa.

Un’esperienza molto formativa e proficua che ha visto le due giovani realtà PIN confrontarsi con i grandi del Made in Italy, con il mercato in forte espansione del Sud Est Asiatico e che ha portato Karen e Maria, le due giovani pugliesi innovative rappresentanti delle loro realtà, a raccontarci l’esperienza provando a farci vivere la loro avventura anche con emozionanti foto. Riuscendoci!

Tra insegnamenti, spunti di riflessione e importanti ispirazioni, esperienze straordinarie e una miriade di nuovi contatti, signori e signore, la parola alle protagoniste!

Partire e arrivare dall’altra parte del mondo ci dà una sensazione di adrenalina che prepara la mente all’apertura della percezione di tutti i sensi. La visione di un nuovo posto, gli odori delle tradizioni presenti che subito sentiamo tra i vicoli, la conoscenza attraverso il tatto di tessuti e piante preziose, il sapore del cibo della terra ospitante, i suoni di un linguaggio e di una musica che ammalia. Un viaggio onirico che abbraccia innumerevoli sensazioni forti.

Ho Chi Minh è una città in pieno fermento, nella quale ogni giorno si erigono nuovi palazzi ma ch resiste all’impatto antropico con la sua ricca e maestosa vegetazione. Atterrate alle 7 del mattino dell’8 Aprile, il termometro segnava già 34° e l’odore dello street food si confondeva con lo smog dei motorini che sin dalle prime luci dell’alba iniziavano la loro frenetica corsa verso i luoghi di lavoro. Il primo pensiero appena uscite dall’aeroporto è stato che ci trovavamo in mezzo ad un tormentato equilibrio tra natura antica e progresso vertiginoso.

Frastornate dal jet lag e dal caldo torrido sfogliamo il giornale Viet Nam News : un articolo attira la nostra attenzione, parla della regione del Mekong Delta una delle zone agricole più produttive a livello mondiale in Vietnam conosciuta per il riso, i gamberetti e la frutta, questa regione attualmente vive una grande crisi a causa della migrazione dovuta ai cambiamenti climatici e per lo spopolamento dei piccoli centri urbani. In questo senso i primi ministri dei due paesi che potrebbero subire maggiori danni dal surriscaldamento globale – Vietnam e Olanda – hanno deciso di adottare insieme delle politiche volte a porre l’attenzione sui problemi ambientali che lo sfruttamento delle risorse sta causando. La terra Vietnamita ed Ho Chi Minh, ci hanno confermato l’urgenza che ha alimentato la nostra missione sociale e imprenditoriale, che sta nel prendersi cura e avere rispetto delle persone, della terra e dei valori che combinano tutti questi elementi. Imparare a lavorare con la natura e non contro, a partire da noi stessi e dal nostro modo di pensare, ogni singolo atto è importante, a partire dai piccoli gesti quotidiani fino a quello che possa essere innovativo per riconvertire e ridurre l’inquinamento.

L’intreccio con la natura si vede in ogni angolo: è un presenza costante quando si inizia ad esplorare le vie dalle moderne e immense architetture, che coesistono con alberi monumentali che regalano ossigeno e ombra in questa città eternamente calda. Scoprendo il distretto I al primo angolo ci imbattiamo in un grande mercato del tessile, dove tre simpatiche signore ci accolgono con il tipico sorriso gentile della gente di questa città, dopo qualche calcolo di riconversione euro e moneta locale ed avere opportunamente chiesto tutte le composizioni dei tessuti scelti, procediamo con i nostri acquisti e un’oretta dopo siamo di nuovo per strada cariche di idee da mettere in pratica.

L’abbondanza di frutta e verdura che colora la città tra banchetti ambulanti e ristoranti tipici, sempre pieni di donne che si dedicano ad ogni lavoro dedito all’agricoltura e all’artigianato in questa società visibilmente matriarcale, non ci fa sentire realmente in una metropoli, ma sempre in un luogo in bilico tra passato e futuro.

Qui è fondamentale il ruolo degli antichi metodi di guarigione, basati su antichi rimedi della medicina vietnamita, fondati esclusivamente su erbe e minerali che abbiamo potuto vedere al FITO museum.

Dopo essere state immerse per qualche giorno in un mondo molto diverso dal nostro sentiamo che la divisione tra una cultura e un’altra è solo mentale. Molte cose che qui ancora si vedono per le strade, in fondo sono parte di una storia millenaria che si tende, come un arcobaleno, su tutta l’umanità e sono parte del viaggio che abbraccia l’uomo dalle sue più lontane origini fino ad oggi, senza alcuna distinzione di razza o di cultura.

I bachi da seta sono perennemente presenti nelle vetrine di questa città, anche in Italia stanno vivendo un interessante ritorno, in particolare in Calabria, e sono un’ulteriore conferma che queste antichissime tradizioni non devono cadere nell’oblio, e che le conoscenze, risultato di secoli di lavoro, non sono destinate a sparire, ma bensì a trovare una contaminazione con la modernità e a innescare lo sviluppo economico sostenibile, nel quale noi crediamo.

L’emozione più forte che porteremo via da questa bellissima città, forse sarà proprio il sorriso dei suoi abitanti. Sempre gentili e pronti ad accoglierti. Anche senza capire una parola, bastano i gesti ed i sorrisi per farci sentire, in un certo senso, come se fossimo a casa. Noi giovani ci dobbiamo interrogare e capire quanto sia importante non perdere le proprie radici, le tradizioni, e partire proprio da lì per dare forza a un nuovo modo di pensare l’ innovazione.

Le occasioni di scambio di idee -su vedute panoramiche immense in cima a grattacieli tanto alti dasembrare infiniti- con altri professionisti pugliesi sono state tante. Abbiamo parlato del distretto moda Pugliese con il direttore creativo del brand Rosso Rame vincitore del miglior abito donna pret-a-porter e conosciuto realtà come Havana & Co o ancora Lie Sangbong e Ha Ling Thu. Gli scambi sono stati per noi fonte di grande ispirazione, e ci hanno spronato a rideterminare gli obiettivi dei nostri progetti.

Abbiamo avuto il piacere di conoscere la responsabile dell’export di Divella, Karen Laxton, Apollonio Vini, Oilala: tutte eccellenze pugliesi espositori presenti all’evento. In sintesi: tanti stimoli per comprendere come un buon lavoro di squadra, una mente costantemente aperta, e professionalità fondata su valori importanti, si dimostrino fattori necessari per l’internazionalizzazione del proprio marchio e di conseguenza della propria visione imprenditoriale.

Una parte fondamentale per la realizzazione di tutto questo è stata svolta dal lavoro del team Pugliese dell’organizzazione di Aquafina VietNam International Fashion Week, con la guida di Daniela Cupertino e Selena Russo, che hanno avuto un ruolo fondamentale per la partecipazione della Puglia e per il networking con le realtà locali. Il Console italiano Dante Brandi dopo uno speech con il pubblico ci dice che Ho Chi Minh in questo momento is a place to be che è una città aperta e in forte crescita. E’ stato importante poter partecipare alla fashion week, per questo ringraziamo anche lui e sua moglie, per la gentilezza dimostrata mettendo a disposizione la loro dimora che è stata agorà di idee e spunti con altri professionisti locali di vari settori quali blogger, attrici, stilisti Internazionali ed investitori asiatici. Vogliamo anche ricordare, tra le eccellenze pugliesi, l’Istituto Excelsa e Gianvito Matarrese per lastraordinaria cena aperitivo condivisa e gustata nella suite del  Console.

Entusiaste di essere state a contatto con così tanta bellezza, torniamo in Puglia consapevoli che il mondo lavorativo con il quale ci confrontiamo è competitivo, che la sostenibilità non è un punto d’arrivo ma una parte necessaria del processo creativo, e che è fondamentale per i nostri progetti focalizzare l’attenzione sulla nostra Mission a livello internazionale. Siamo grate di aver potuto condividere l’esperienza dei nostri progetti con altri stilisti senior presenti durante la VIFW e di esserci confrontate sulle potenzialità e sui canali giusti per la vendita.

Con un pizzico di emozione, chiudiamo questa cronaca dicendo che ci sentiamo arricchite dal tempo trascorso in Vietnam , di cui porteremo sempre nel cuore gli sguardi gentili, i colori vivi, le sensazioni orientali e, last but not least , la voglia di sfidarsi a fare sempre meglio.

Con questo altro tassello di conoscenza acquisita, grazie allo staff PIN e all’ ARTI, siamo sempre più certe che la condivisione del “saper fare” e “metterci le mani” sia il metodo da adottare per le prossime occasioni che si verranno a presentare per la presentazione dei nostri progetti. Spesso solo le parole non bastano per spiegare tutto quello che c’è dietro un processo artigianale, entrare in empatia attraverso la manualità e la sperimentazione ha un approccio ed un impatto che restano più a lungo nella memoria di chi partecipa attivamente.

Ci teniamo a ringraziare tutto lo staff di Pin giovani e l’Arti per averci dato fiducia e dato accesso a così tanti contatti che speriamo siano forieri di collocazione economica dei nostri prodotti; siamo entusiaste e pronte a portare avanti i nostri progetti con uno sguardo più internazionale.

Studio Ak & Ammostro