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Ready to enable: rendere possibile, Semplice-mente

15 Aprile 2021 ore 16:34

Non sempre ci rendiamo conto della semplicità con cui svolgiamo alcuni compiti quotidiani, come ad esempio lavarsi i capelli o fare una doccia. Eppure per tante persone, costrette ad esempio a letto da una malattia o che affrontano le difficoltà causate da una disabilità, quella che a noi appare una scontata operazione può rappresentare un ostacolo complesso e difficilissimo da superare. Rimuovere questi ostacoli è il compito, non facile ma di certo molto stimolante, che alcune delle realtà di innovazione sociale nate con PIN si sono date. Tra queste Semplice-mente ha fatto del superamento delle barriere la propria mission, brevettando un sistema lava-capelli pensato proprio per chi è bloccato a letto o costretto su una sedia a rotelle.

Parlare con i fondatori di questa start-up innovativa, offre anche un ulteriore elemento, ed è la modalità con cui Giorgio e Daniele affrontano questa sfida: un costante e genuino entusiasmo sia rispetto al loro percorso imprenditoriale sia rispetto alla relazione con il proprio contesto e con la propria storia. Ed è così che, anche quando ti raccontano di un disastroso “incontro ravvicinato” con un fulmine, non manca il sorriso e la consapevolezza di poter fare affidamento sulle proprie capacità per realizzare la propria mission: progettare prodotti e servizi innovativi, puntando a semplificare la vita delle persone con diverse abilità, con difficoltà motorie o costrette a letto.

La chiusura del periodo di finanziamento PIN ha coinciso per loro con un importante step per la vita di questa azienda: il deposito Europeo del brevetto  progettato nel corso del primo anno di lavoro. Un traguardo che in realtà non rappresenta un punto di arrivo ma un importante passaggio per dare avvio alla fase di commercializzazione del prototipo sviluppato e per dare concretezza alle relazioni commerciali già avviate. Ma la portata della loro azienda va già al di là di questo primo progetto, come ci raccontano Giorgio e Daniele, che hanno ideato e iniziato a proporre una serie di servizi innovativi.

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Da cosa è nata l’idea che avete candidato a Pin? Come siete riusciti a combinare insieme competenze ed esperienze personali?
Molto spesso le situazioni complesse che si affrontano nella vita e le difficoltà vissute direttamente, o dai propri cari, insegnano a riflettere con determinazione sull’opportunità di risolvere quelle complessità attraverso soluzioni semplici.
Nel nostro caso, è andata proprio così. Abbiamo fondato Semplice-Mente avendo nel cuore le nostre nonne e negli occhi le difficoltà vissute quotidianamente da loro e dalle nostre famiglie. In sostanza, mi sono reso conto che mancava un prodotto dedicato alla cura dell’igiene delle persone costrette a letto; il mercato non offre nulla di veramente funzionale a riguardo. Parlandone con Daniele, mio amico fraterno, abbiamo deciso di puntare a risolvere definitivamente questo problema per chi, in futuro, dovrà confrontarsi con situazioni similari a quelle vissute da noi.
Le nostre competenze ed esperienze, accademiche e professionali, sono state un fattore importante per impostare questo lungo e delicato cammino. Nel mio caso specifico, dopo 15 anni di attività “da dipendente”, in Italia ed all’estero, al servizio di multinazionali dei settori automotive (Mazda Italia, Toyota Italia e Toyota Corp. in Giappone), aerospace (Avio Aero General Electric), fashion (Meltin’Pot) e turismo (Borgo Egnazia), ho deciso di dedicarmi anima e corpo a trasformare “l’idea” della nostra start-up “in realtà”. Allo stesso modo, Daniele, con la sua ultra decennale esperienza internazionale in ambito legale, è al mio fianco in ogni fase del nostro progetto.
In sostanza, il nostro obiettivo è quello di mettere a frutto le competenze acquisite negli anni, al fine di far crescere una realtà aziendale (e relativi modelli organizzativi) che propone ai propri Clienti prodotti e servizi innovativi, implementando il meglio che abbiamo potuto cogliere dalle nostre esperienze e, soprattutto, facendolo nella nostra terra d’origine.

Scegliete una parola che, secondo voi, spiega l’essenza di Semplice-Mente e perché?
“Ready to enable!” è il nostro motto che, con un inglese volutamente improprio, punta ad esprimere il concetto di esser “pronti ad abilitare”, ossia rendere possibile qualcosa che oggi non lo è, sia in termini di “prodotti” che “servizi” innovativi.
Quindi, la parola che rappresenta l’essenza di Semplice-Mente, è proprio “abilitare”, rendere possibile…semplicemente.

Che cosa rende unico il vostro dispositivo lava-capelli? 
Semplice-Mente è nata con lo scopo di progettare e realizzare dispositivi innovativi in ambito medicale, puntando a semplificare ed efficientare specifici processi, orientando il proprio focus verso le persone anziane, con difficoltà motorie temporanee o con disabilità permanenti. L’approccio di R&S punta a supportare questi utenti e chi gli è vicino e si occupa quotidianamente della loro assistenza, sia in ambito familiare (privato) che assistenziale (pubblico o privato).
Nel corso dei primi due anni di vita, Semplice-Mente si è concentrata sulla creazione dell’assetto aziendale e sulla R&S dedicata alla progettazione di un dispositivo fondamentale per la cura dell’igiene del capo e dei capelli, in particolare, di persone costrette a letto o in sedia a rotelle.
E’, infatti, nota la necessità di lavare il capo ed i capelli a persone anziane, con disabilità o difficoltà motorie temporanee o permanenti, in una pluralità di contesti pubblici e privati, quali ad esempio, ospedali, case di cura e case di riposo per anziani; questa necessità si pone anche in contesti familiari, nei quali le persone con disabilità sono assistite in casa, oppure le persone con disabilità parziali possono svolgere parte delle loro attività in maniera autonoma.
Il nostro prodotto innovativo punta proprio a risolvere queste problematiche e soddisfare le esigenze di queste categorie d’utenza, e non solo.
Grazie alle sue caratteristiche ed alla sua geometria studiata ad-hoc, il prodotto supera gli attuali limiti, evitando di dover spostare il paziente dal letto (o dalla sedia a rotelle), favorendo la disponibilità di acqua corrente, permettendo sia il lavaggio autonomo (per coloro che muovono le braccia) sia il lavaggio assistito da parte di un solo operatore.
Trattandosi di un dispositivo innovativo, molto diverso e più efficace rispetto a quelli attualmente presenti sul mercato, abbiamo proceduto ad impostare un’importante strategia di tutela della proprietà intellettuale, attraverso il deposito di un DCR (Disegno Comunitario Registrato), il deposito della domanda di brevetto Italiano e dell’estensione Internazionale di quest’ultima.
Parallelamente a queste attività, forti delle nostre precedenti esperienze lavorative, a partire dalla seconda metà del 2020 abbiamo avviato anche una divisione dedicata alla consulenza aziendale (ottimizzazione dei processi, kaizen, project management) ed alla formazione, con particolare orientamento verso le realtà aziendali del nostro territorio.

C’è stato un momento particolare che avete vissuto?
Era il 19 novembre 2019, primo pomeriggio, attorno alle 16. Ero da solo in ufficio, in sede, mentre fuori il cielo iniziava a coprirsi e si udivano i primi tuoni di un temporale in arrivo. Come sempre, in questi casi, mi alzai dalla sedia per disconnettere l’alimentazione elettrica del laptop con il quale stavo lavorando. Solo qualche minuto dopo, un bagliore incredibile, seguito da un rumore sordo, investirono in pieno l’ufficio. Contemporaneamente, parte dell’intonaco schizzò dal muro come fosse una sorta di valanga e, dal solaio, sentii un fracasso, simile al rumore di pietre che cadevano. Ebbene, erano i parapetti del terrazzo…un fulmine aveva appena centrato in pieno il tetto del nostro ufficio. Tecnicamente, ne sono uscito miracolosamente illeso, solo perché si è creata attorno a me la cosiddetta “Gabbia di Faraday”; la potenza inaudita del fulmine, però, ha generato danni enormi, in un solo attimo.
Gli effetti, infatti, hanno causato una lunga scia di problematiche ed impegni che mai avremmo pensato di dover affrontare. Per oltre un mese, siamo stati costretti a rallentare notevolmente il progetto, dedicandoci al 200% a ricostruire, letteralmente, la struttura.
Si tratta di un evento che non racconto quasi mai…quando ci ripenso mi fa ancora effetto, però credo che condividerlo sia di grande insegnamento per ricordare a me stesso ed a chi legge che nulla è scontato.

Qual è un vostro punto di forza? E quale un vostro punto di debolezza?
In una start-up piccola con una grande idea e progetto da gestire, capita spesso di dover far tutto, dal prendere fondamentali decisioni strategiche per il futuro dell’azienda ad effettuare l’ordine per la cancelleria. Adesso stai pianificando lo scheduling delle attività dei prossimi 12 mesi e tra 10 minuti farai le telefonate per una ricerca di mercato. E così via. In questo senso, sicuramente, un punto di forza della nostra realtà è che, sia io che Daniele, abbiamo “fatto la gavetta”. Abbiamo iniziato la nostra carriera con ruoli junior e, anno dopo anno, accumulando esperienza, siamo arrivati fino ad avere ruoli direzionali. Per questo motivo, non ci spaventa né ci demotiva questa “ampiezza del ruolo”, anzi è proprio un nostro punto di forza.
Le criticità sono, ovviamente, quelle di una micro-impresa che si affaccia in un mercato enorme come quello medicale, dominato da colossi con potenze di fuoco persino difficilmente stimabili, sia in termini di risorse economiche che umane.
Infine, un aspetto che potremmo classificare sia come punto di forza che di debolezza, è la nostra scelta di creare Semplice-Mente a Lecce, a “casa nostra”.
Non siamo nella Silicon Valley o nel distretto medicale di Chicago e questo, come si può ben intuire, influenza notevolmente il nostro network, le nostre strategie e la nostra esposizione sul mercato.
Ma siamo nella nostra Terra, la Puglia.
Vogliamo fermamente essere parte del “moto innovativo” che si è avviato nell’ottica dello sviluppo economico del territorio. Il nostro obiettivo, in questo senso, è poter offrire una valida alternativa “all’emigrazione forzata” dei giovani a causa della carenza di lavoro, stringendo partnership con Enti ed Università, rappresentando una scelta che possa presto essere al pari di grandi realtà internazionali. La strada è lunga e ricca di sfide, ma la tenacia, la determinazione e l’amore per la nostra Terra sono altri tre punti di forza che ci caratterizzano fortemente.

Come avete reagito alla situazione attuale? Ci sono cambiamenti/modifiche avete introdotto?
Il Covid19 ha colpito duramente, proprio nel momento in cui le “farfalle di Semplice-Mente” stavano iniziando a schiudere le proprie ali.
Come è facile immaginare, i nostri target customer sono le RSA, i caregivers, gli ospedali pubblici e privati. Nella maggior parte dei casi, le porte di queste strutture sono rimaste chiuse persino alle visite dei parenti dei pazienti.
Avevamo programmato incontri B2B su tematiche commerciali e di testing con diverse realtà, partner e non, ma abbiamo dovuto ricalibrare in corsa la nostra strategia, posticipando buona parte di questi appuntamenti.
Al contempo, però, da parte del segmento B2C (privati) abbiamo riscontrato un positivo interesse, potendo effettuare test in piena sicurezza ed ottenendo un riscontro anche in termini di preordini acquisiti.
Ci rendiamo conto che il nostro prodotto è determinante a tutelare l’igiene dei pazienti, ma in questo periodo storico la sua funzione non si ferma qui. Mai come oggi, infatti, tutelare gli operatori sta diventando un elemento determinante di differenziazione ed il nostro prodotto ha una marcia in più anche in questa direzione.

Chi sono le persone attualmente impegnate nella vostra attività? Quali sono le collaborazioni più significative?
L’approccio “kaizen” ed il pensiero “Lean” sono elementi chiave del DNA di Semplice-Mente. Per questo motivo, nonostante le attività e gli impegni si stiano moltiplicando, stiamo cercando di mantenere una struttura snella, soprattutto in una fase come quella attuale.
Io e Daniele continuiamo a curare in prima persona il core-business, avvalendoci del prezioso contributo di una rinomata Organizzazione di Ricerca e Tecnologia (RTO) del nostro territorio e potendo contare sul supporto di una risorsa che, nel corso del 2020, ha accompagnato la crescita aziendale.
I prossimi mesi saranno determinanti. Semplice-Mente dovrà affrontare importanti investimenti per la produzione del dispositivo e la conseguente proposizione sul mercato; per raggiungere questi obiettivi in maniera strutturata, ci stiamo già preparando alla creazione di un team composto da giovani ingegneri e professionisti, con competenze multiple, con un approccio proattivo e pronti a credere nel nostro progetto almeno quanto ci crediamo noi.