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Marimpara: dalla penna di Maremosso il racconto dell’esperienza

09 Aprile 2018 ore 12:56

Si riprende a raccogliere e a condividere i racconti delle esperienze straordinarie della Comunità PIN!

A raccontare i traguardi raggiunti anche questa volta è Maremosso, l’officina di recupero e restauro di barche a vela nata nel cuore di Taranto, che insieme alla libreria indipendente per bambini Ciurma e attraverso la penna dei suoi fondatori, ci riporta con entusiasmo gli ultimi eventi svolti tra marzo e aprile prospettando la conclusione del primo ciclo di attività per il prossimo 21 aprile.

Lasciandovi con le parole dei protagonisti, invitiamo tutti i Vincitori PIN a prendere spunto: inviateci i vostri racconti corredati da foto rappresentative per poi pubblicarli su questo blog!

Tre eventi singolari e forse simbolici sono accaduti il weekend del 23 e 24 marzo oltre al 7 aprile nell’officina di restauro del progetto Maremosso tra i capannoni di Porta Napoli a Taranto.
Venerdì 23 marzo pomeriggio abbiamo avuto una visita speciale: due degli ultimi e più vecchi Maestri d’Ascia della nostra città (i giovanotti hanno 180 anni in due, fatevi due conti…), si sono incontrati nella nostra Officina per “ispezionare” il vecchio cutter Squalo e offrirci i loro preziosi consigli e la loro esperienza nel lungo lavoro di restauro che stiamo, con tenacia, portando avanti.

Le mani callose e antiche sfioravano il vecchio fasciame in mogano riportato pian piano a legno e gli sguardi esperti cercavano le visuali migliori per studiarne le forme e gli angoli di costruzione, valutare spessori, linee d’acqua e robustezza, mentre tra noi un pensiero si faceva strada: quando questa barca veniva costruita, nel 1958, questi qua avevano già trent’anni e costruivano barche da quasi venti…sensazioni indescrivibili!

La mattina seguente invece, si svolto il primo del ciclo di tre laboratori “Marimpara”, organizzati in rete con un altro importante e innovativo progetto vincitore PIN del territorio Tarantino, la libreria per bambini Ciurma. Rivolti ai bimbi più piccoli, questi workshop sperimentali sono pensati per cominciare a stimolare fin da subito la curiosità e la conoscenza di base del mondo e del modo di andar per mare, delle barche e delle loro forme e tipologie. Attraverso la lettura di racconti che parlano di mare, barche volanti e di nonni che non vogliono rassegnarsi alla vecchiaia (guarda un po’…), i nostri primi piccoli apprendisti hanno imparato a dare il giusto nome alle parti dello scafo che, per la prima volta, osservavano da prospettive diverse, nella sua completezza e fuori dall’acqua. Scorrazzando per l’officina ci hanno dimostrato ancora una volta, la delicatezza e l’attenzione che solo i bambini riescono ad avere di fronte a nuove scoperte che riempiono i loro sguardi eccitati di stupore e curiosità. Due esperienze di spessore in sequenza, che si sono rivelate dense di contenuti e sopratutto simboliche della strada e degli input che il Progetto Maremosso sta cercando di seminare nel territorio tarantino: provare a far incontrare l’Esperienza che non sa a chi donare l’immenso bagaglio accumulato e la Curiosità fresca e permeabile di chi si affaccia alla vita con gli occhi della meraviglia, della scoperta e dell’avventura. Il laboratorio è stato replicato con successo anche il 7 aprile, mentre questo primo ciclo di incontri si concluderà con il laboratorio di sabato 21 aprile.

Nel frattempo il restauro di Squalo continua ad opera della Crew di Maremosso, così da non far mancare ai nostri piccoli Maestri d’Ascia stimoli e scoperte sempre nuove, ai “grandi”, interessanti spunti per mettere a frutto il loro immenso patrimonio del sapere accumulato in oltre settant’anni di mestiere del mare. Gli esperimenti sono partiti, scopriremo facendo dove ci condurrà questa rotta intrapresa.

Buon vento a tutti!