Non di sola carta… il #networking del 15 dicembre su strategie e immaginari per declinare al futuro l’editoria
Gli incontri di #networking promossi in questi anni di realizzazione delle attività di PIN rappresentano un’occasione preziosa per almeno due motivi: da un lato permettono ai giovani imprenditori che sono al lavoro e che hanno in comune l’ambito in cui stanno avviando la loro impresa di condividere la propria esperienza. Mettere intorno ad un tavolo progetti in fasi diverse di realizzazione consente infatti di mettere a valore le esperienze e gli apprendimenti che l’impegno diretto nell’attività imprenditoriale genera. Nell’anno di attività finanziate infatti i beneficiari affrontano quasi sempre per la prima volta una varietà di questioni connesse all’avvio di un’impresa. Dagli aspetti più strettamente tecnici, all’acquisizione di una, spesso inedita, capacità di supervisionare e gestire processi complessi. Al di là delle dimensioni della propria impresa infatti il confronto costante è quello con la necessità di acquisire e strutturare le competenze per “fare impresa”, competenze per nulla scontate alla partenza.
Ma non solo, perché non va trascurata un’altra valenza fondamentale, soprattutto in un momento storico in cui costantemente vengono messi in discussione anche quelli che apparivano certezze consolidate, e cioè la possibilità di generare nuove collaborazioni e ulteriori iniziative, per potenziare la propria capacità di rispondere a nuove sfide.
E proprio con questo spirito che il 15 dicembre scorso è stato promosso un incontro di networking per i progetti PIN che operano nell’ambito editoriale.
Il filo conduttore ruotava quindi attorno ad una semplice, ma la tempo stesso generatrice di risposte molteplici, domanda: come rispondere alla sfide che il variegato mondo della produzione e vendita di contenuti editoriali ha davanti a sé in questo momento storico? Anche alla luce degli eventi recenti, il settore dell’editoria è stato messo difronte alla necessità vitale di re-immaginarsi. E così che vanno ripensati i propri canali di vendita, attrezzandosi per cogliere le opportunità dell’online o ancora accettando la contaminazione tra la prossimità delle relazioni e le opportunità di condivisione della conoscenza da remoto.
Solo alcuni esempi di come, dagli aspetti più strettamente commerciali, alla produzione di nuovi contenuti originali, alla capacità di raccontare il proprio lavoro attraverso i social media, questo incontro tra PIN è stata l’occasione per una proficua condivisione di esperienze e per l’avvio di nuove alleanze strategiche per gestire le occasioni che verranno.
Due ore di intenso confronto in cui è emerso come, pur adottando approcci diversi, le risposte alla crisi possono nascere da un proficuo mix di competenze, energie e desiderio di innovare. Risposte che imprese caratterizzate anche da una maggiore leggerezza strutturale possono meglio dare adattarsi ai cambiamenti imposti dall’esterno.
Due ore che, in fondo, hanno dato un’ulteriore spinta alla fiducia nelle proprie capacità e nella possibilità di poter contare su una comunità che in questi anni si è costruita intorno al bando PIN. Una dimostrazione di come il fare rete quando non rimane una semplice dichiarazione di intenti sulla carta, ma acquisisce una sua concretezza, si dimostra sempre una scelta strategica, la possibilità di avere uno sguardo lungo.