Arredi modulari e personalizzati: il percorso di Modulab
Modulab è una società cooperativa avviata a settembre 2021 e da allora in diverse occasioni abbiamo potuto incontrare Cristina, Gabriele e Nicola nel laboratorio di falegnameria che hanno allestito a Spazio 13. Tra macchinari e attrezzature, stampe serigrafiche, assi e pezzi di legno, nasce e si sviluppa l’idea di un giunto, realizzato con tecnologia di stampa 3D, che consente facilmente il montaggio e assemblaggio di mobili. I complementi di arredo realizzati possono essere successivamente personalizzati attraverso stampe serigrafiche. L’idea si arricchisce inoltre di un servizio di consulenza per l’arredo in grado di rispondere ad esigenze specifiche. Il team ci racconta l’evoluzione di Modulab, del prototipo di giunto e le strategie di acquisizione dei primi clienti.
Come procede il processo di prototipizzazione del giunto?
Abbiamo prototipato il giunto necessario a realizzare i complementi di arredo. Abbiamo raggiunto un livello di funzionalità ottimale. Lo sviluppo del progetto prevederebbe un upgrade sul design del prodotto e prove statiche di laboratorio. La fase successiva consisterebbe nel depositare il brevetto. Questi step richiederebbero ulteriori investimenti.
Come sono distribuiti i ruoli all’interno del team?
I ruoli nel progetto sono stati distribuiti in maniera equa, al fine di sfruttare al massimo le competenze dei singoli soci. Per avviare il progetto è stato fondamentale identificare le attitudini e le competenze di ciascuno dei membri per ottenere una diversificazione dei ruoli all’interno del team. Il bagaglio personale di ogni componente è stato implementato sfruttando i gettoni messi a disposizione dall’accompagnamento PIN. In particolare Nicola Strada si è occupato della prototipazione e della stampa dei giunti e, a seguito dell’accompagnamento con il consulente di comunicazione e strategie di marketing, ha pianificato la strategia da seguire sui social. Cristina Todisco si è occupata dell’apparato grafico, nonché della verniciatura e delle stampe serigrafiche sui mobili. A seguito dell’accompagnamento ha sviluppato competenze in gestione aziendale. Gabriele Stingi si è occupato del design dei mobili e della loro realizzazione.
Avete acquisito già dei clienti e che strategia avete adottato?
Abbiamo già acquisito dei clienti. Il processo di acquisizione si è fondato su dinamiche sociali sviluppatesi in modo organico grazie all’accompagnamento di realtà come Spazio 13 e grazie ad iniziative correlate all’avviso PIN e finalizzate a rafforzare interazione e scambio di competenze tra pari. In particolar modo abbiamo fornito un allestimento per un’azienda che gestisce BnB e un allestimento per Architettura di quartiere, progetto vincitore dell’avviso PIN, curato dall’associazione Urban Being composta da quattro architetti che si occupano di progettazione, consulenza e formazione per l’allestimento di spazi pubblici e privati, integrando realtà aumentata, green design e attivando il coinvolgimento dei cittadini. Il primo contatto è avvenuto grazie ad un incontro di networking organizzato da ARTI a Spazio 13, durante il quale i vari gruppi hanno esposto i propri progetti e lavori. A seguito delle presentazioni è iniziato un dialogo che ha poi portato ad una collaborazione lavorativa. I ragazzi di Urban Being avevano bisogno di realizzare un allestimento nello spazio del cinema Ex Post Moderno con oggetti artigianali modulari e facilmente replicabili. Questo ha portato alla realizzazione di strutture geometriche con più funzioni e assemblabili attraverso un semplice giunto.
Quanto l’essere stati accolti a Spazio 13 ha influito sullo sviluppo del vostro progetto?
La condivisione di spazi con realtà lavorative ed associative di vario tipo favorisce molti spunti e interazioni, contribuendo alla crescita del progetto. Ad esempio il graphic designer che ha sviluppato la veste grafica del progetto è una membership presso Spazio 13.
Come si evolveranno nei prossimi mesi i vostri progetti? Quali azioni avete in serbo per il follow up?
Gli arredi realizzati finora da Modulab sono di due tipi; arredi da interno per abitazioni e l’allestimento da esterno realizzato per Urban Being. Nella prima categoria rientrano scrivanie, guardaroba a giorno, librerie, comodini e tavolini. Le foto ad esempio mostrano una credenza modulabile composta da piani in abete, aste di pino e il giunto in resina. Per il futuro l’obiettivo è quello di sondare le necessità del mercato, in particolar modo orientando la produzione e il marketing verso le necessità di BnB e strutture ricettive, proponendo la nostra visione. In particolare vorremmo sviluppare il progetto della parete attrezzata e declinarlo in arredi smart e polifunzionali in modo di offrire a queste strutture degli strumenti realmente utili per far fronte ai più disparati bisogni.