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Success story FSE: in Italia c’è PIN!

17 Febbraio 2021 ore 12:11

PIN – Pugliesi Innovativi è stata selezionata come storia di successo tra i progetti finanziati attraverso il Fondo Sociale Europeo!

Il FSE, lo ricordiamo, è il principale strumento europeo per sostenere l’occupazione, aiutare le persone a migliorarne le condizioni lavorative e garantire opportunità di lavoro più eque per tutti i cittadini dell’Unione Europea.

Ricorderete tutti, beneficiari del finanziamento, il logo obbligatorio no?

Attraverso uno studio svolto da Ecorys, antica società di consulenza e ricerca economica in Europa direttamente incaricata dalla Comunità Europea, ecco che il bando regionale dedicato all’autoimprenditorialità innovativa in Puglia riceve la medaglietta di storia di successo internazionale.

A testimoniarlo l’importanza della piattaforma, dello strumento innovativo del Canvas PIN, il supporto dello staff che favorisce sia l’accrescimento delle competenze individuali a supporto del follow-up d’impresa oltre la durata del progetto, sia la rete delle giovani aziende che così vanno a formare un vero e proprio ecosistema regionale e, grazie anche a questo riconoscimento, viaggia anche oltre confine!

Ed è quindi la Comunità PIN che fa di questa esperienza lunga oltre quattro anni, e ancora in corso per tutti i Vincitori, uno dei fattori degni di nota a livello europeo, trampolino di lancio e terreno fertile per tante nuove opportunità.

Ad majora semper Comunità PIN Giovani!

Qui la sezione dedicata alla misura sul sito ufficiale del Fondo Sociale Europeo.

 

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Mammachilegge: Professione libraia 2.0

15 Febbraio 2021 ore 09:02

A chi le chiede che cosa fa di lavoro, Laura Capra, fondatrice di Mammachilegge, risponde convinta: la libraia 2.0!

Laura Capra

 

E poi ti spiega che significa quello che potrebbe sembrare solo un modo di dire per definire chi vende libri oggi, in un’epoca in cui il digitale è parte integrante del presente di ciascuno.
Ascoltandola capisci dopo un po’ che non di semplice ammodernamento semantico si tratta ma di un modo nuovo di intendere il lavoro di chi promuove la lettura e lo fa cercando di integrare al massimo le possibilità e gli strumenti del digitale, con la consapevolezza che o si innova questo mestiere così importante per il contributo che può dare alla società o si rischia di non sopravvivere a lungo. E questa indicazione valeva già prima che anche l’editoria subisse gli scossoni provocati dalla pandemia.

 

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Innanzitutto quindi Mammachilegge è una libreria online specializzata in editoria indipendente per bambini. Ed è uno dei primissimi progetti finanziati con PIN nel 2017.
Ascoltando il racconto della sua ideatrice Laura Capra si capisce bene come il finanziamento di Pin abbia davvero rappresentato un’occasione, uno starter. Innanzitutto perché ha permesso di strutturare delle precedenti esperienze lavorative, Laura infatti nel suo curriculum annoverava sia esperienze di lavoro in una libreria di catena, sia innumerevoli esperienze di educazione e attività creative con i bambini.

“Ho iniziato ad occuparmi di divulgazione innanzitutto facendo esperienza sul campo, con la progettazione di laboratori e provando ad immaginare i bisogni e le curiosità dei bambini nei confronti del mondo che li circonda.
Successivamente nel mio percorso professionale sono arrivati gli albi illustrati, ad offrirmi supporto, aiuto, e diventando veicolo che alla concretezza delle esperienze manuali aggiungono la possibilità di prendere il volo. Un albo infatti ci può portare in un attimo dalla foresta amazzonica al polo nord o ancora negli abissi più profondi alla scoperta di ecosistemi tanto diversi dai nostri.”

Mammachilegge era già infatti partito come progetto di promozione della lettura ad alta voce: chiamava a raccolta adulti e bambini che, dandosi appuntamento in un luogo pubblico (parchi, spiagge, piazze), leggevano insieme e a turno il proprio libro e condividevano la merenda.

“L’albo illustrato è come un biglietto aereo, ecco lo definirei così!
Partire dai bisogni e dalla curiosità e lasciarsi ispirare da una storia, far nascere un dialogo un dibattito, mettere in moto non solo le mani ma anche la mente. Questo ci aiutano a fare gli albi illustrati ben fatti, con pochissime risposte e moltissime domande, generano molto spesso risposte raffinate o curiosità che possono rimanere anche insoddisfatte.
Un albo infatti ci può portare in un attimo dalla foresta amazzonica al polo nord o ancora negli abissi più profondi alla scoperta di ecosistemi tanto diversi dai nostri.”

L’editoria per bambini e bambine si presenta come un mondo molto variegato, in continua evoluzione e che, anche in Italia, conta numeri interessanti sia in termini di vendite sia di autori e autrici . L’Italia ospita non solo numerosissime case editrici e brillanti illustratori e illustratrici, ma anche una delle principali fiere di settore, la Children’s book Fair di Bologna.

Ma avere uno store online, come accennavamo all’inizio, non è l’unica condizione per definirsi librai 2.0; piuttosto quello che contribuisce a dare corpo a questa definizione è l’approccio che Laura ha scelto, integrando strumenti diversi, dal blog con rubriche specializzate (Nella cartella della maestra) alla produzione di podcast di divulgazione (Appuntamenti) e suggerimenti di letture (Alta fedeltà)(Storie nel Barattolo), il tutto supportato da un costante lavoro di promozione attraverso i social, e Instagram in particolare.

Sicuramente tra queste opzioni, lo strumento più interessante e innovativo è quello dei podcast che, in questo momento, rappresentano una inedita piattaforma di condivisione di contenuti originali e creazione di una community di appassionati. I numeri degli ascoltatori e delle produzioni di podcast in Italia crescono ormai a doppia cifra e, proprio nell’integrazione con le piattaforme social, rappresentano un’occasione di conoscenza e promozione davvero interessante. Nel mese di dicembre avevamo tra l’altro ragionato di questi temi in un incontro di networking con i vincitori PIN che operano nell’ambito editoriale. Anche quell’occasione aveva, su piccola scala, restituito un panorama complesso e variegato di chi prova a costruire risposte adeguate ad un settore in pieno movimento.
Laura presenta così il suo lavoro con i podcast

“L’ultima strada da me esplorata è l’utilizzo dei podcast per fare divulgazione: da un inizio sul campo, estremamente concreto e materico, mi sono quindi ritrovata a confrontarmi con una materia impalpabile come sono i suoni e le parole . Scoprendo che il percorso di apprendimento e conoscenza può passare proprio attraverso l’ascolto delle biografie di grandi scienziati e letterati.”

Ascolta “Trailer_Appuntamenti” su Spreaker.

“Ho realizzato così un podcast che si occupa appunto di divulgazione, giunto alla seconda stagione. l’ho chiamato APPUNTAMENTI e l’ho fatto diventare l’occasione per raccogliere e condividere storie e racconti intorno ai libri. Nella prima stagione ho deciso di intervistare autrici e autori, pedagogiste ed esperte nell’educazione e nella letteratura per l’infanzia. Nella seconda invece attraverso la voce di scienziati, educatori, esperti e autori, parlo di ambiente, educazione, divulgazione scientifica e comunicazione.”

Ascolta “Alta_Fedeltà_Poesia_Ep4” su Spreaker.

Nel lavoro della libraia 2.0 non mancano però aspetti che potremmo definire analogici, come la cura nell’impacchettare e timbrare ogni singolo libro. Anche se la vendita avviene per il tramite uno smartphone o un pc, si tratta infatti pur sempre di  un oggetto fisico che arriva a casa, e che finendo nelle mani di giovani lettori e lettrici contribuisce a far vivere un’esperienza più ampia.

 

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La sfida principale per un’impresa come questa resta, in fondo, proprio quella di riuscire a dare valore alle differenze tra i piccoli negozi online e i colossi dell’e-commerce, piuttosto che sulla rincorsa a sconti e capacità logistiche irraggiungibili, Laura ha capito che a fare la differenza è la capacità di creare una relazione tra persone, tra chi vende e chi acquista. E vendere libri, in questo senso, aiuta a costruire legami, anche attraverso un pacchetto consegnato da un corriere.

 

 

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Studioak e Ammostro: rete, follow up e videocorsi di tintura e stampa naturale

03 Febbraio 2021 ore 14:38

Studioak, un laboratorio di colorazione vegetale e Ammostro, un progetto di serigrafia naturale presentano i primi corsi online per realizzare tinture e stampe artigianali con le tre piante tintorie maggiormente utilizzate: Robbia, Reseda e Indaco.

I videocorsi per la tintura naturale e stampa serigrafica si rivolgono a neofiti, tintori e artigiani che vogliono dedicarsi alla materia colorante accompagnati da curiosità, cultura e sperimentazione, e iniziare da subito a personalizzare le loro opere tessili artigianali.

Ecco la intro della lunga segnalazione di Karen, fondatrice di Studioak – prima Studio AK che cambia nome appunto – attraverso la quale condivide con noi e tutti gli interessati aggiornamenti, novità e nuove iniziative. Una collaborazione nata grazie alla partecipazione alla Vietnam International Fashion Week 2019 con l’Accompagnamento PIN e consolidata grazie alle convergenze dei due progetti. Così Karen e Maria, rappresentante di Ammostro, portano avanti una serie di percorsi, sperimentazioni e nuove iniziative che ora vengono ufficializzate con il lancio di 3 videocorsi di tintura e stampa naturale rivolti a neofiti, tintori e artigiani che vogliono sperimentare.

Di seguito i dettagli dalla penna delle promotrici!

Ciao,
Ho caricato l’ultimo corso online tinte naturali e in questa newsletter ti racconterò di cosa si tratta.

Vorrei prima introdurre brevemente l’universo di oak. Ti scrive Karen la testa creativa e colorista dello studio, grazie al quale ho avuto modo di confrontarmi e collaborare con tante realtà che si occupano di moda sostenibile in Italia. Quella con Maria però non è un semplice collaborazione ma un’affinità elettiva e un sodalizio nato alcuni anni fa, quando i nostri percorsi si sono incrociati qui in Puglia. Maria Martinese è un’artigiana modellista e costumista e si occupa di stampa serigrafica naturale con il collettivo Ammostro.

La voglia di organizzare workshop in questi mesi è stata fortissima, da entrambe le parti, ma per la situazione ancora delicata non ce la sentiamo di organizzare eventi in presenza, e poi crediamo che con questa nuova modalità raggiungeremo molti più di voi in Italia! Così, parlandone abbiamo trovato un luogo che potesse ospitare le riprese e il supporto di due professionisti per dare inizio a questo esperimento.

Premetto che nessuna era stata mai ripresa da due telecamere per tutte quelle ore!

A chi si rivolgono i nostri corsi. 
I videocorsi si rivolgono a neofiti, principianti, artigiani/e e tintori/e che vogliono dedicarsi alla materia colorante accompagnati da curiosità, cultura e sperimentazione.
Ci siamo rese conto in questi anni di lavoro, della grande mancanza di informazioni attendibili riguardo le ricette per la tintura e la stampa naturale. Ci sono delle nicchie che condividono informazioni su blog e gruppi facebook, ma non esiste un luogo online nel quale trovare una dimostrazione completa.
Per noi è stata una naturale evoluzione decidere di condividere il nostro lavoro con voi.

I tre video: Reseda, Robbia e Indaco.
Ti offriamo tre corsi della durata di 3 ore che affrontano tre diverse tipologie di tintura e tre di stampa con i colori primari. In ogni videocorso troverai gli strumenti necessari per creare artigianalmente le tue fantasie con elementi naturali.
Ti condurremo alla scoperta dei segreti dell’arte tintoria tessile, a partire dal videocorso con il giallo reseda – dove spieghiamo come tingere, mordenzare e stampare la lana e il cotone, partendo dalla Reseda in taglio tisana – al videocorso rosso robbia – nel quale dall’estratto (il pigmento puro) mostriamo come tingere e stampare secondo dei procedimenti differenti – per arrivare all’Indaco –nel quale attraverso due tecniche una organica e l’altra chimica ridurremo il pigmento dell’indaco e ti mostreremo una tecnica di stampa alla quale siamo arrivate dopo diversi anni di sperimentazione.

In regalo in ogni rispettiva area abbiamo caricato un manuale, all’interno del quale condividiamo tutte le nostre risorse, dove trovare i materiali necessari e un riassunto delle ricette che trattiamo nei video.

La visualizzazione dell’area corsi giallo reseda

Come si articolano le sezioni dei video.
In tutti i nostri video troverai sempre l’intro di ogni sezione animata con un titolo: per trovare e rivedere i punti che non ti sono chiari quante volte vorrai, ad esempio nel video giallo reseda troverai i capitoli:
Introduzione alla tintura <- dove vedere e ascoltare l’ introduzione alla pianta, alla sua storia e alla tintura in generale;
Materiali e ingredienti <- proprio come nelle migliori video ricette mostriamo in un intero capitolo dedicato i materiali necessari;
Tessuti e mordenzatura <- ogni tessuto e filato ha bisogno di essere trattato in un certo modo, sia per la tintura che per la stampa in questo capitolo paleremo di pretrattamento e mordenzatura;
Estrazione della reseda per tintura e stampa <- dalla decozione all’estrazione del pigmento puro del giallo dalla reseda;
Stampa serigrafica naturale <- come addensare la pasta, ph e la dimostrazione di stampa con la tecnica della serigrafia;
Tintura della lana <- come tingere una fibra di lana di giallo;
Conclusioni <- quali attenzioni e cure sono necessarie per i tessuti realizzati artigianalmente con colori naturali.

Se tutto quello che ti ho raccontato ti interessa, ti spiego come puoi accedere alle aree corsi.

Il prezzo che abbiamo inserito per ogni corso è simbolico, i ricavi ci serviranno per ripagare il lavoro fatto e creare i prossimi contenuti online: sì, ammettiamo di esserci divertite e se ci darete fiducia lo rifaremo!
Se vuoi acquistare i nostri contenuti vai al link e seleziona il corso o i corsi ai quali sei interessata/o, registrati con le tue credenziali e inserisci una password, infine concludi la registrazione con il pagamento tramite Paypal (purtroppo al momento l’unico metodo di pagamento possibile.) Una volta che la transazione sarà andata a buon fine, con le tue credenziali potrai accedere ad un area personalizzata all’interno della piattaforma, nella quale potrai vedere e scaricare i nostri contenuti.

Spero di averti detto tutto, ma se dovessi avere qualsiasi domanda o dubbio non esitare a contattarci!
rispondendo alla e-mail o scrivendo a studioakitalia@gmail.com

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Nuove reti e adattamento al mercato: la sfida di “Charlie”

01 Febbraio 2021 ore 10:09

Li abbiamo lasciati lo scorso maggio con il lancio sul mercato di “Charlie”, un nuovo dispositivo per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso. Sono passati diversi mesi e li ritroviamo oggi, Nunzio e Nicola, con un’intervista virtuale, per farci raccontare lo stato di sviluppo della loro strategia imprenditoriale.

HER, il progetto con cui siete risultati vincitori dell’avviso PIN, nasce con l’obiettivo di creare dispositivi in ambito turistico, ma avete arricchito la vostra proposta con “Charlie”, un rilevatore che permette di applicare l’uso della domotica in ambito sanitario: come vi è venuta l’idea e cosa vi ha spinto a percorrere questa nuova strada di business?

L’avvento della pandemia a livello globale ha rimescolato tutte le carte in tavola. Il mercato del turismo ha avuto un blocco quasi totale e quindi anche il nostro business si è arenato con esso. Eravamo appena riusciti ad attivare i nostri primi prototipi per i B&B ma non potevamo più puntare ad un mercato in costante crescita. Nel frattempo, durante i mesi di Marzo e Aprile, si parlava di riapertura delle varie attività. Li abbiamo pensato che due strumenti avrebbero fatto parte della nostra vita quotidianamente. Uno era quello della mascherina e uno quello del termometro. Sul secondo però sapevamo di poter fare qualcosa e migliorare la UX del classico “termometro”.

Quanto tempo ha richiesto la progettazione e prototipazione del rilevatore?

Ci sono voluti 3 mesi per la fase di progettazione e test e un altro paio per la fase di prototipazione.

Quanto è stato importante confrontarsi con altre realtà e come avete fatto a costruire queste collaborazioni?

La pandemia è riuscita a creare relazioni tra piccole realtà a livello nazionale e non solo a livello locale come lo era magari prima. Questo ci ha permesso di entrare in contatto con delle realtà che ci hanno aiutato a progettare e mettere appunto il nostro termometro “Charlie”.

Ad oggi, tra i due progetti, su quale ti sentiresti di investire maggiormente?

Credo che il progetto per cui è nata Her abbia ancora il potenziale maggiore. Il mercato del turismo tornerà ad essere più forte di prima e per questo noi continueremo a lavorare in quella direzione.

Che consiglio dareste ai vincitori PIN o in generale alle giovani imprese che vorrebbero superare questo momento difficile proponendo nuovi prodotti o servizi magari in grado di rispondere proprio all’emergenza sanitaria e alla crisi economica in atto?

Isolatevi dalle informazioni inutili, cercate di capire come cambierà l’esperienza degli utenti durante/post pandemia e puntate a sviluppare questa nuova esperienza. È li che ci giochiamo la partita!

Domanda Secca: vista la vostra esperienza, il Covid si è rivelato una minaccia o un’opportunità?

Minaccia e opportunità sono sinonimi per noi 😀 e questa è stata sicuramente una grande Minaccia!

Questo e molti altri videomessaggi sono disponibili qui.