Reti internazionali, intraprendenza, adattabilità: intervista a Corpi Narranti
Corpi Narranti è un progetto vincitore dell’avviso PIN che ha completato le attività 3 anni fa.
In termini di competenze acquisite ed esperienze vissute hanno molto da raccontarci. Il loro percorso ha un respiro internazionale e si basa su attività costante di ricerca, produzioni video e organizzazione di eventi.
Quali sono i progetti su cui state lavorando e che a breve avvierete?
Stiamo realizzando un Festival di teatro danza e video danza site-specific ad Altamura dal titolo “Spazi in Movimento” che si svolgerà dal 17 settembre al 17 ottobre. Abbiamo preparato anche un breve e semplicissimo questionario (qui il link per la compilazione) per fare una ricerca sul rapporto che le persone hanno coi luoghi, ovvero sull’associazione fra un luogo della propria vita e l’emozione prevalente con cui lo si vive, o l’associazione fra l’idea del viaggio e di esplorare un luogo e il linguaggio artistico che si associa più facilmente…ci interessa raccogliere parole per costruire un vocabolario del rapporto coi luoghi che siano d’ispirazione per le narrazioni e creazioni del Festival e dei suoi contenuti.
Nel vostro percorso vi siete molto spesso misurati con bandi, a livello regionale e nazionale. Come fate ad intercettare queste opportunità?
Normalmente consultiamo le newsletters che arrivano regolarmente alle nostre mail, come la newsletter di Pin o del Distretto Puglia Creativa. Altre volte c’è un passaparola fra colleghi/e e amici/che o semplicemente segniamo e monitoriamo i bandi che sappiamo essere regolarmente programmati.
Secondo voi quali competenze bisogna acquisire per partecipare a bandi ed avvisi pubblici?
Bisogna certamente prepararsi da un punto di vista amministrativo/burocratico. Sono tanti i fattori da considerare in questo senso e molti di questi si imparano partecipando ai bandi stessi, ma vale la pena magari leggere bandi già scaduti e chiusi per capire come sono impostati e prepararsi per quelli nuovi. A volte certi requisiti sono acquisibili strada facendo se non si hanno già, ma serve un po’ di tempo. Inoltre bisogna prepararsi organizzativamente e avere sempre idee stimolanti con cui confrontarsi. È indispensabile anche essere flessibili e dotati di intraprendenza e immediatezza, essere cioè predisposti e pronti alla risoluzione pratica di problemi e a riadattamenti delle proprie idee iniziali perché non sempre (anzi quasi mai!) i piani vanno esattamente come li immagini in fase iniziale.
Vi siete mai misurati con bandi internazionali?
Non ancora, ma stiamo valutando alcune possibilità sempre sul fronte di quelle offerte a livello europeo.
Che strategia consigliate ad altre start up del settore turistico/creativo/culturale che vogliono aprirsi e affermarsi nel panorama internazionale? Come bisogna secondo voi agire per costruire efficaci reti di partner?
Sicuramente bisogna chiarire in maniera efficace la propria identità e i propri obiettivi e cercare partner che siano allo stesso tempo simili e diversi: simili per alcuni aspetti importanti e diversi per poter avere delle risorse da scambiarsi reciprocamente. Certamente è anche importante conoscere il più possibile i partner, magari anche frequentando le loro attività se possibile, perché una buona rete è fatta di persone che scambiano idee e azioni concrete e si misurano a livello pratico scoprendo di essere affini.
C’è una rete in particolare che avete creato e che si è dimostrata vincente nel tempo?
Quella con l’Accademia Teatro Dimitri _ Supsi in Svizzera, che è il nostro partner internazionale di riferimento per i rapporti creati nel tempo, e quella con il Festival dei Claustri di Altamura, che ha molte affinità con il nostro progetto e si trova nel nostro stesso territorio. Ce ne sono altre che stanno nascendo adesso e ne vedremo gli sviluppi.
Come conciliate da un punto di vista professionale la vostra indole artistica e creativa con la necessità di gestire sul piano organizzativo ed amministrativo l’azienda?
Cerchiamo di inquadrare bene le varie necessità di sviluppo del progetto, dividerci i compiti il più possibile, semplificando e puntando alla chiarezza delle varie progettualità. Allo stesso tempo è un aspetto molto difficile da gestire e speriamo nel tempo di poter crescere per avere ognuno il proprio ruolo e svolgere le proprie competenze in maniera regolare, pur prendendo sempre le decisioni in team.
Il vostro team dalla chiusura del progetto PIN si è ampliato? Quali nuove figure professionali avete coinvolto, che hanno secondo voi contribuito alla crescita e allo sviluppo dell’impresa?
Si è ampliato di figure saltuarie sia per l’organizzazione e la comunicazione che per alcuni aspetti artistici del progetto, ma non ancora in modo solido e costante.
State lavorando a nuovi servizi?
Stiamo lavorando e incrementando la possibilità di realizzare le nostre produzioni video e i nostri corsi di formazione non soltanto per le tematiche e i settori in cui abbiamo lavorato fino ad ora, come la cultura e il turismo, ma anche per interessati e aziende di altri settori.
Che tipo di collaborazione vi piacerebbe instaurare con altri vincitori PIN?
Certamente collaborazioni legate alla realizzazione di eventi culturali e di performance (festival, eventi, installazioni…) e collaborazioni legate alla produzione video e tutto ciò che concerne il mondo della produzione audiovisiva.