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In visita da… Cozinha Nomade: cucina sperimentale e atelier creativo

05 Aprile 2019 ore 15:52

Venticinquesima puntata per la rubrica “In visita da…” : il viaggio dello Staff di PIN tra le realtà attivate attraverso il bando a sportello della Regione Puglia!

Ricapitoliamo un po’ le tappe del viaggio dello staff PIN in giro per giovani organizzazioni pugliesi: siamo partiti dalle ceramiche innovative di Mesolab, poi abbiamo continuato con la mobilità sostenibile di Sagelio, la vocazione di Ciurma libreria indipendente per bambini, il Centro Multiculturale Crocevia, i manufatti editoriali di ZicZic, le proposte di turismo esperienziale di Puglia Taste & Culture, il laboratorio di pasta fresca e artigianale Eden Store, le mappe tattili realizzate da MapAbile e, il Coworking space Co-Labory  e il connubio mare, psicologia e fotografia di ColMare, l’ecofriendly wear firmato Bloodylicious e, subito dopo l’estate, le fragranze identificative del Gargano del brand AquaPulia,il visual storytelling esperienziale di ImaginApulia, il turismo delle radici di  Raiz Italiana, il Building Management di INGegno-Lab, il laboratorio culturale partecipato OCC – Officine Culturali quartiere Carrassi e l’officina sociale per il recupero e il restauro di barche a vela in legno Maremosso, lo spazio dedicato alla fotografia e all’illustrazione Lo.ft, la protesi di mano in stampa 3D Adam’s Hand ,il laboratorio di serigrafia naturale Ammostro,il festival teatrale a basso impatto ambientale in luoghi segreti Ultimi Fuochi Festival, il centro multietnico Casa Mandela, la piattaforma che mette in contatto spazi e idee Pop Uppens,fino a conoscere Sophia, uno spazio di coworking per giovani professionisti e realtà innovative.

Oggi restiamo nello stesso isolato di Sophia Coworking dove – è stata una bella coincidenza – è nato un altro progetto PIN: Cozinha Nomade, luogo dove convivono cucina partecipata, food storytelling e narrazione del territorio.

Cozinha è “cucina di quartiere e atelier sperimentale” ci spiega Claudia, tra i soci fondatori di questa realtà insieme a Alessia e Lucio, un luogo di ricerca e creazione di relazioni con le persone che ha come obiettivo principale lo sviluppo dell’individuo attraverso la valorizzazione delle proprie passioni e attitudini. Si parte dalla cucina con la convinzione che chi possiede questa passione possa narrare il territorio e la tradizione anche attraverso se stessi.

Un progetto versatile, “scalabile” e nomade, appunto, che trova senza troppe difficoltà il gancio per incredibili  collaborazioni con altri progetti vincitori PIN.

Lasciamo la parola ai protagonisti, ma vi anticipiamo che questa giovane realtà agevola le relazioni e valorizza le persone creando comunità… parola della signora Tina!

Il nostro tour alla scoperta della Comunità PIN continua: seguite @staffpingiovani su Instagram per scoprire le prossime tappe, spiare nel backstage e spoilerare i protagonisti!