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#AccompagnamentoPIN: il programma di giugno

03 Giugno 2021 ore 11:28

Tornano i servizi digitali di #accompagnamentoPIN con un fitto programma di incontri utili ai Vincitori e non solo!

Giugno infatti sarà un mese ricco di appuntamenti con lo staff tra Q&A – massimo 10 persone in videoconferenza per poter approfondire specifiche domande e dubbi legati alla realizzazione e gestione dei progetti finanziati – Toolkit – webinar informativi – e Networking settoriali.

Novità anche per i temi da approfondire, ecco che ve li spieghiamo di seguito:

  • Lunedì 14/06/2021, ore 11:00

Q&A con lo Staff: Rendicontazione e gestione delle spese progettuali (max. 10 partecipanti)

  • Martedì 15/06/2021, ore 16:30

PIN Toolkit: Come racconto il mio impegno? Strategie per la comunicazione sociale

  • Mercoledì 16/06/2021, ore 16:00

PIN Networking: Imprese culturali e turistiche – Orientarsi nel settore

  • Giovedì 17/06/2021, ore 15:00

PIN Toolkit: Fatturazione operazioni con l’estero e linee guida per gli acquisti on-line

  • Martedì 22/06/2021, ore 17:00

PIN Networking: Q&A con lo Staff di Puglia Sviluppo: il bando TecnoNidi

  • Mercoledì 23/06/2021, ore 11:00

PIN Toolkit e Q&A con lo Staff: Workshop e Q&A sulla corretta comunicazione dei progetti finanziati

  • Giovedì 24/06/2021, ore 15:00

PIN Toolkit: Corretta gestione e rendicontazione del finanziamento PIN

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Copertina del post L’accompagnamento PIN per DOCUS? Un’opportunità da sfruttare al meglio!

L’accompagnamento PIN per DOCUS? Un’opportunità da sfruttare al meglio!

27 Maggio 2021 ore 08:38

Francesca e Fabrizio sono i fondatori di DOCUS, studio di Comunicazione Visiva e Azioni Documentarie nato grazie all’avviso PIN. Il progetto si basa sull’utilizzo di metodologie partecipative e sulla capacità di rendere il lavoro insieme un’esperienza e un’occasione per lo scambio di competenze. La comunicazione visiva in DOCUS è innanzitutto impegno alla relazione: grazie all’incontro e alla collaborazione con più professionisti affianca la realizzazione di progetti visivi alla ricerca di azioni a sostegno di valori culturali, coinvolgendo i committenti.

Oggi Francesca e Fabrizio sono in attesa degli esiti di valutazione del bando NIDI. Nonostante la loro giovane età offrono consulenze per altre start up per “Sprint Factory”, un incubatore all’interno del programma della Regione Puglia “Estrazione dei Talenti”, coordinato da The Hub Bari. Inoltre hanno da poco concluso un percorso di formazione per portare la metodologia Agile all’interno della loro azienda.

Chiacchierando con loro abbiamo potuto constatare come una delle forme di accompagnamento messe in campo da Regione Puglia e Arti per supportare lo sviluppo imprenditoriale dei vincitori PIN sia stato strategico per la crescita delle loro competenze e per imprimere una direzione più efficace al proprio progetto. Le loro parole ci aprono ad una visione particolare sull’utilizzo dei gettoni e sulle tante potenzialità che questo strumento possiede.

Francesca e Fabrizio ci spiegano come abbiano sfruttato al meglio questa opportunità per la crescita della propria impresa. Innanzitutto si sono posti l’obiettivo di scegliere tra i professionisti in elenco figure caratterizzate da competenze ed esperienze mancanti nel team, con in comune tra loro solo il background nell’ambito della co-progettazione. Hanno pensato di utilizzare a vantaggio del progetto il fatto che si trattasse di esperti che non erano in contatto l’uno con l’altro, non conoscendosi, con l’obiettivo di metterli a lavorare come una squadra. Il fine che si sono posti è stato di discutere DOCUS da tutte le angolature possibili, coordinando strategie ed interventi, per arrivare ad una visione organica ed una roadmap integrata e coesa.

Abbiamo provato a spingere al massimo l’opportunità che ci è stata data attraverso i gettoni! Il nostro intento era far sì che DOCUS fosse visto da più punti di vista contemporaneamente.” ci hanno detto: da qui la scelta, molto inusuale, di procedere ad una richiesta di quattro gettoni insieme, diversi per oggetto dell’incarico, tipologia di professionista e finalità della consulenza: redazione di un piano marketing analitico e strategico, elaborazione di politiche di pricing legata al pricing, alla definizione degli strumenti commerciali; analisi e revisione del business model e al supporto al team interno nel lavoro di riscrittura del modello di business; analisi di strumenti e strategie per impostare una Brand Identity coerenti al linguaggio della realtà aziendale, attraverso ricerca ad ampio raggio di supporti comunicativi, on e off line; definizione del proprio “tone of voice”, content strategy per l’auto-narrazione.

Determinante il sistema di coordinamento e organizzazione delle consulenze, in cui il ruolo di Francesca e Fabrizio è stato cruciale.

Dopo una prima fase individualizzata, attraverso un colloquio coi singoli professionisti per spiegare bene le esigenze e impostare uno specifico set up per ognuno, il team ha organizzato due giornate di full immersion in cui i consulenti, tutti insieme, sono stati coinvolti: grazie alla facilitazione di un design thinker, collaboratore esterno con competenza nell’ambito di processi partecipativi, ogni professionista ha apportato nella discussione di gruppo la propria visione su DOCUS. In questa occasione i quattro hanno avuto modo di lavorare come se fossero un unico team.

Di seguito hanno organizzato una seconda fase “verticale” con ognuno dei consulenti per raccordare i feedback in maniera concreta e fare sì che venissero coerentemente prodotti gli specifici output conclusivi.

Per chiudere l’esperienza di supporto tramite i quattro gettoni, condividendo i risultati raggiunti, Francesca e Fabrizio hanno organizzato a gennaio 2019 una giornata di co-progettazione in aperta campagna.

https://vimeo.com/

L’evento dal titolo “Cocodè” ha permesso ad ogni consulente di raccontare il lavoro svolto per DOCUS. L’iniziativa, con collaboratori e clienti, ha permesso di aprire momenti di confronto e discussione e di generare un vero e proprio networking tra i presenti. Una giornata di condivisione informale che ha permesso a Francesca e Fabrizio di partecipare coordinando i vari interventi e facendo da “collante” in questa esperienza di aggregazione.

 

L’evento ha avuto un tale riscontro positivo che, raccontano, vorrebbero ripeterlo al più presto. La strada tracciata dall’esperienza di accompagnamento PIN è servita per gettare le basi ad un modo nuovo e tutto personale di vivere il rapporto con i clienti e con i collaboratori.

 

Ribadiscono come proprio per questo i gettoni sono stati per loro qualcosa di valore: ha permesso loro di investire in risorse umane e acquisire all’interno del gruppo di lavoro competenze e know how che mancavano.

 

Il lavorare tutti insieme ha avuto un impatto decisivo sullo sviluppo di DOCUS perché solo così hanno potuto ottenere una visione olistica e cumulativa sulla loro impresa, facilitando l’innescarsi di una situazione capacitante. Il dover gestire e coordinare i quattro professionisti tutti insieme li ha posti in una condizione di lavoro stimolante in cui hanno dovuto essere molto concentrati. L’impatto sulle competenze del gruppo è stato perciò importante, perché a loro è toccato gestire e mettere insieme i feedback sulla base degli input ricevuti dai consulenti. Sono stati sempre loro i protagonisti di questo percorso.

 

Se avessimo scelto di utilizzare un gettone alla volta questo ci avrebbe costretti ad entrare nel merito, per poi uscirne, creando continue fratture. In questo modo invece siamo stati ‘costretti’ a concentrarci dall’inizio alla fine, dando anche noi il meglio.”. Quando gli chiediamo cosa consigliano ai vincitori PIN che si apprestano ad utilizzare questa forma di accompagnamento sono molto chiari: “bisogna sempre porsi in atteggiamento attivo durante le ore di consulenza. Non bisogna aspettarsi che il professionista risolva un problema, bisogna mettersi in condizione di attività, fare domande, lavorare per acquisire una grammatica comune.

Quest’ultimo è un ulteriore aspetto che sottolineano: l’aver imparato grazie a questi momenti come si dialoga con consulenti e collaboratori, quale linguaggio bisogna adoperare per rendere chiari gli obiettivi del progetto, trasmettendoli in modo efficace. “Quanto più tempo vivi la consulenza in maniera attiva tanto più impari la grammatica, il linguaggio con cui dialogare. Non è come essere passivi e ricevere alla fine della consulenza un semplice file! Bisogna vivere questo momento con presenza, non come se si trattasse di un’azione che si demanda a qualcun altro. Il professionista invia degli input ma poi bisogna sporcarsi le mani, fare una revisione! Solo grazie ad un atteggiamento di questo tipo nascono riflessioni diverse e momenti di condivisione esponenziale.”.

I benefici di questa esperienza sono stati molteplici sia per loro che per gli stessi consulenti.

Con loro collaborano ancora tutt’oggi su altri progetti, mentre i consulenti hanno potuto utilizzare i risultati raggiunti come mock up per i successivi clienti.

Inoltre questa esperienza gli ha consentito di prototipare su un importante cliente – Apuliasoft, un’azienda virtuosa pugliese – tutto il percorso di apprendimento, attraverso la ciclicità con cui tuttora gestiscono il proprio lavoro: formazione, analisi, prototipazione, validazione e design.

Per Francesca e Fabrizio è stata utile anche per aprirli su un nuovo mindset, su nuove logiche.

Insomma la loro testimonianza permette di capire in profondità l’efficacia di questa forma di supporto, che se ben gestita e veicolata, può rappresentare un’occasione unica e preziosissima di crescita e sviluppo.

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Nuove idee a raccolta con Fooding: di cibo e non solo

12 Aprile 2021 ore 16:09

Dagli store online ai servizi per l’agricoltura, dalla valorizzazione di prodotti tipici all’ideazione di nuovi servizi di marketing, un nuovo networking targato Pin.

Quest’anno‌ ‌in‌ ‌cui‌ ‌siamo‌ ‌tutti‌ ‌un‌ ‌po’‌ ‌orfani‌ ‌di‌ ‌occasioni‌ ‌di‌ ‌incontro‌ dal vivo, i‌ ‌networking‌ ‌che‌ ‌vengono‌ ‌organizzati‌ ‌con‌ ‌i‌ ‌Pin‌ ‌afferenti‌ ‌a‌ ‌diversi‌ ‌settori‌ ‌di‌ ‌attività,‌ ‌dalla‌ ‌moda‌ ‌al‌ ‌turismo‌ ‌dall’editoria‌ ‌all’agrolimentare,‌ ‌hanno‌ ‌finito‌ ‌per‌ ‌acquisire‌ ‌un’importanza‌ ‌strategica nel percorso di ciascun progetto.‌ ‌Da‌ ‌un‌ ‌lato‌ ‌infatti‌ ‌rappresentano ‌l’opportunità‌ ‌di‌ ‌rafforzare‌ ‌l’appartenenza‌ ‌ad‌ ‌un‌ ‌sistema‌ ‌di‌ ‌aziende‌ ‌con‌ ‌un‌ ‌percorso‌ ‌simile,‌ ‌che‌ ‌si‌ ‌muovono‌ ‌in‌ ‌un‌ ‌ambito‌ ‌specifico‌ ‌e‌ ‌che‌ ‌quindi‌ ‌possono‌ ‌realmente‌ ‌scambiare‌ ‌esperienze‌ ‌comuni,‌ ‌dall’altro,‌ ‌in‌ ‌quanto‌ ‌momento‌ ‌di‌ ‌conoscenza‌ ‌reciproca‌, ‌possono‌ ‌diventare‌ ‌occasione‌ ‌per‌ ‌attivare‌ ‌nuove‌ ‌collaborazioni,‌ ‌magari‌ ‌tra‌ ‌territori‌ ‌diversi‌ ‌o‌ ‌fra‌ ‌servizi‌ ‌che‌ ‌possono ‌integrarsi‌ ‌tra‌ ‌loro in maniera inedita.‌ ‌ ‌

Anche‌ ‌Fooding:‌ ‌di‌ ‌cibo‌ ‌e‌ ‌non‌ ‌solo‌ ha confermato questa necessità di non trascurare momenti di condivisione e confronto in un settore, quello agroalimentare, che, nell’ultimo anno, ha dovuto rivedere completamente aspetti strategici, come ad esempio quelli relativi al marketing online o a nuove forme di distribuzione e consumo.
Sulla‌ ‌scorta‌ ‌di esperienze come il coinvolgimento nel percorso di Incuba, promosso dall’Istituto Agronomico del Mediterraneo, e‌ ‌della‌ ‌partecipazione‌ ‌a‌ ‌Cibus‌ ‌nel‌ ‌2019,‌ ‌in‌ ‌cui‌ ‌un‌ ‌gruppo‌ ‌di‌ ‌aziende‌ ‌nate‌ ‌con‌ ‌Pin‌ ‌ebbero‌ ‌l’occasione‌ ‌di‌ ‌confrontarsi‌ ‌con‌ ‌aziende‌ ‌strutturate‌ ‌in‌ ‌un‌ ‌ contesto‌ internazionale ‌come‌ ‌quello‌ ‌della‌ ‌Fiera‌ ‌di‌ ‌Parma,‌ ‌anche‌ ‌questo‌ ‌incontro‌ ‌che‌ ‌ha‌ ‌visto‌ ‌la‌ ‌partecipazione‌ ‌di‌ ‌un composito gruppo formato dai referenti di SanaSana – Piatti Veg a domicilio, Aspetta e Sfera! Polpetteria artigianale, Adopt MeTipiko, Puglia Export, Coltiva, Lupantox, AgrinItaly, Murgia Marketing, Gargano MadeIn, Ekostè AgrocosmeticaAlveare da Favola ‌non‌ ‌ha‌ ‌mancato‌ ‌di‌ ‌fornire‌ ‌occasione‌ ‌di‌ ‌confronto‌ ‌ad‌ ‌ampio‌ ‌raggio.‌ ‌ ‌

In‌ ‌due‌ ‌ore‌ ‌di‌ ‌ragionamenti‌ ‌condivisi‌ ‌sono‌ ‌stati‌ ‌affrontati‌ ‌diverse‌ ‌questioni‌ ‌sia‌ ‌tecniche,‌ ‌legate‌ ‌ad‌ ‌esempio‌ ‌alla‌ ‌fase‌ ‌di‌ ‌avvio‌ ‌della‌ ‌propria‌ ‌impresa,‌ ‌sia‌ ‌di‌ ‌confronto‌ ‌su‌ ‌nuove‌ ‌opportunità‌ ‌da‌ ‌sviluppare‌ ‌insieme.‌ ‌Una‌ ‌varietà‌ ‌di‌ ‌argomenti‌ ‌che‌ ‌ha restituito ai partecipanti un quadro composito delle‌ ‌differenti‌ ‌attività‌ ‌in‌ ‌cui‌ ‌sono‌ ‌impegnate‌ ‌le‌ ‌aziende‌ ‌partecipanti:‌ ‌si è‌ ‌spazia‌to ‌infatti‌ ‌dalla‌ ‌distribuzione‌ ‌e‌ commercializzazione‌ ‌di‌ ‌cibi‌ ‌tradizionali‌ ‌all’adozione‌ ‌di‌ ‌ulivi‌ ‌secolari,‌ ‌dalla‌ ‌sperimentazione‌ ‌nel recupero‌ ‌di‌ ‌scarti‌ ‌alimentari‌ ‌per‌ ‌produrre‌ ‌‌super-food‌ ‌alla‌ ‌produzione‌ ‌di‌ ‌cosmetici‌ ‌biologici e percorsi di promozione del benessere.‌ ‌

Dicevamo che ci‌ ‌sono‌ ‌alcuni‌ ‌elementi‌ ‌costanti‌ ‌in‌ ‌ogni‌ ‌occasione‌ ‌di‌ ‌networking‌ ‌tra‌ ‌vincitori‌ ‌PIN.‌ ‌Alcuni‌ ‌in‌ ‌particolare‌ ‌colpiscono‌ ‌chi‌ ‌si‌ ‌trova‌ ‌ad‌ ‌accompagnare‌ ‌questi‌ ‌momenti,‌ ‌innanzitutto‌ ‌il‌ ‌genuino‌ ‌entusiasmo‌ ‌di‌ ‌chi‌ ‌sta‌ ‌portando‌ ‌avanti‌ ‌la‌ ‌propria‌ ‌iniziativa‌ ‌combinato ‌ad‌ ‌un‌ ‌desiderio‌ ‌di‌ ‌confronto‌ ‌con‌ ‌chi‌ ‌si‌ ‌muove‌ ‌nello‌ ‌stesso‌ ‌settore di attività.‌ ‌La‌ ‌voglia‌ ‌di‌ ‌confrontare‌ ‌la‌ ‌propria‌ ‌intuizione,‌ ‌non‌ ‌solo‌ ‌sperimentandola‌ ‌nel‌ ‌confronto‌ ‌con‌ ‌il‌ ‌mercato,‌ ‌nella‌ ‌ricerca‌ ‌di‌ ‌clienti‌ ‌per‌ ‌il‌ ‌proprio‌ ‌e-commerce‌ ‌ad‌ ‌esempio‌ ‌o‌ ‌di‌ ‌nuovi fornitori‌ ‌e‌ ‌partner,‌ ‌ma‌ ‌innanzitutto‌ ‌con‌ ‌gli‌ ‌appartenenti‌ ‌a‌ ‌quella‌ ‌rete‌ ‌di‌ ‌piccole‌ ‌aziende‌ ‌nate‌ ‌con‌ ‌PIN.‌ ‌ ‌

Giovanna‌ ‌e‌ ‌Marilù di ‌Aspetta‌ ‌e‌ ‌sfera!‌ ‌Polpetteria‌ ‌artigianale‌ sottolineano bene l’importanza di un punto di vista esterno sulla propria impresa.

“Abbiamo‌ ‌trovato‌ ‌molto‌ ‌costruttivo‌ ‌il‌ ‌confronto,‌ ‌con‌ ‌chi‌ ‌come‌ ‌noi,‌ ‌si‌ ‌sta‌ ‌lanciando‌ ‌in‌ ‌questa‌ ‌nuova‌ ‌avventura‌ ‌e,‌ ‌soprattutto,‌ ‌molto‌ ‌utile‌ ‌lo‌ ‌scambio‌ ‌di‌ ‌opinioni,‌ ‌i‌ ‌consigli‌ ‌e‌ ‌le‌ ‌idee‌ ‌suggeriteci,‌ ‌viste‌ ‌da‌ ‌noi‌ ‌come‌ ‌contributo‌ ‌esterno‌ ‌che‌ ‌possa‌ ‌aiutarci‌ ‌a‌ ‌vedere‌ ‌limiti‌ ‌o‌ ‌potenzialità‌ ‌alle‌ ‌quali‌ ‌non‌ ‌si‌ ‌è‌ ‌pensato‌ ‌poiché,‌ ‌da‌ ‌creatori‌ ‌del‌ ‌progetto,‌ ‌siamo‌ ‌troppo‌ ‌coinvolte.‌‌”

Un ulteriore elemento interessante che emerge è la consapevolezza‌, ‌da‌ ‌parte‌ ‌di‌ ‌chi‌ ‌partecipa‌ ‌a‌ ‌questi‌ ‌incontri‌, ‌dell’essere‌ ‌parte‌ ‌di‌ ‌una‌ ‌rete‌ ‌ormai ben estesa‌ ‌di‌ ‌soggetti‌ ‌con‌ ‌cui‌ ‌poter‌ ‌condividere‌ ‌la‌ ‌propria‌ ‌iniziativa‌ ‌e‌ ‌fare‌ ‌tesoro‌ ‌delle‌ ‌esperienze‌ ‌altrui.‌ ‌Simone di SanaSana la racconta così:

“La‌ ‌cosa‌ ‌che‌ ‌mi‌ ‌ha‌ ‌davvero‌ ‌affascinato‌ ‌è‌ ‌che‌ ‌vi‌ ‌sono‌ ‌stati‌ ‌molti‌ ‌interventi‌ ‌di‌ ‌Startupper‌ ‌con‌ ‌un‌ ‌occhio‌ ‌attento‌ ‌all’ambiente‌ ‌circostante.‌ ‌In‌ ‌particolare‌ ‌sono‌ ‌rimasto‌ ‌colpito‌ ‌dalla‌ ‌possibilità‌ ‌di‌ ‌adottare‌ ‌ulivi‌ ‌a‌ ‌distanza,‌ ‌alveari‌ ‌e‌ ‌cose‌ ‌sinergiche‌ ‌con‌ ‌il‌ ‌mio‌ ‌progetto‌ ‌di‌ ‌business.‌ ‌
Questi‌ ‌incontri‌ ‌sono‌ ‌molto‌ ‌utili‌ ‌in‌ ‌generale,‌ ‌ma,‌ ‌se‌ ‌si‌ ‌ha‌ ‌una‌ ‌mentalità‌ ‌aperta‌ ‌possono‌ ‌essere‌ ‌un’opportunità‌ ‌unica‌ ‌per‌ ‌creare‌ ‌partnership.‌ ‌Io,‌ ‌ad‌ ‌esempio,‌ ‌quando‌ ‌mi‌ ‌interfaccio‌ ‌con‌ ‌competitor,‌ ‌sia‌ ‌essi‌ ‌diretti‌ ‌o‌ ‌indiretti,‌ ‌punto‌ ‌subito‌ ‌alla‌ ‌domanda‌ ‌cruciale,‌ ‌che‌ ‌faccio‌ ‌a‌ ‌me‌ ‌stesso:‌ ‌come‌ ‌posso‌ ‌creare‌ ‌un‌ ‌legame‌ ‌fra‌ ‌la‌ ‌sua‌ ‌azienda‌ ‌e‌ ‌la‌ ‌mia?‌ Questo‌ ‌approccio,‌ ‌secondo‌ ‌me,‌ ‌è‌ ‌quello‌ ‌vincente.‌”

‌‌Le‌ ‌parole‌ ‌di‌ ‌Antonio‌ ‌referente di Adopt‌ ‌Me,‌ ‌crediamo‌ ‌sintetizzino‌ ‌al‌ ‌meglio‌ ‌la‌ ‌carica di‌ ‌entusiasmo,‌ ‌voglia‌ ‌di‌ ‌crescere,‌ ‌di‌ ‌competere‌ ‌in‌ ‌maniera‌ ‌costruttiva‌ ‌e‌ ‌di‌ ‌fare‌ ‌tesoro‌ ‌di‌ ‌consigli‌ ‌ed‌ ‌esperienze‌ ‌altrui‌ ‌che‌ ‌caratterizza‌ ‌questi‌ ‌momenti‌ ‌di‌ ‌networking:

“‌Tantissimi‌ ‌giovani‌ ‌a‌ ‌confronto,‌ ‌tutti‌ ‌dello‌ ‌stesso‌ ‌settore‌ ‌e‌ ‌soprattutto‌ ‌tutti‌ ‌con‌ ‌l’interesse‌ ‌
reciproco‌ ‌di‌ ‌conoscerci‌ ‌e‌ ‌conoscere‌ ‌i‌ ‌vari‌ ‌progetti.‌ ‌ La‌ ‌cosa‌ ‌più‌ ‌bella‌ ‌è‌ ‌stata‌ ‌raccontare‌ ‌del‌ ‌nostro‌ ‌progetto‌ ‌al‌ ‌resto‌ ‌dei‌ ‌partecipanti,‌ ‌ma‌ ‌anche‌ ‌ascoltare‌ ‌e‌ ‌prendere‌ ‌spunti‌ ‌dagli‌ ‌altri.‌ ‌Mi‌ ‌ha‌ ‌fatto‌ ‌piacere‌ ‌davvero!‌ ‌ ‌Ho‌ ‌visto‌ ‌tanti‌ ‌giovani‌ ‌anche‌ ‌chiedere‌ ‌numeri‌ ‌di‌ ‌telefono‌ ‌o‌ ‌contatti‌ ‌email‌ ‌per‌ ‌sviluppare‌ ‌nuove‌ ‌idee‌ ‌o‌ ‌approfondire‌ ‌idee‌ ‌in‌ ‌futuro‌ ‌per‌ ‌una‌ ‌buona‌ ‌collaborazione,‌ ‌questo‌ ‌secondo‌ ‌me è‌ ‌stato‌ ‌il‌ ‌vero‌ ‌successo‌ ‌di‌ ‌questo‌ ‌incontro.‌ ‌Anche‌ ‌a‌ ‌me‌ ‌personalmente‌ ‌hanno‌ ‌fatto‌ ‌tantissime‌ ‌domande‌ ‌e‌ ‌dato‌ ‌suggerimenti‌ ‌per‌ ‌la‌ ‌mia‌ ‌azienda.‌ ‌Ne‌ ‌ho‌ ‌già‌ ‌preso‌ ‌atto‌ ‌per‌ ‌svilupparli‌ ‌in‌ ‌futuro,‌ ‌come‌ ‌ad‌ ‌esempio‌ ‌la‌ ‌possibilità‌ ‌di‌ ‌avviare‌ ‌una‌ ‌nuova‌ ‌iniziativa,‌ ‌promuovendo‌ ‌la‌ ‌possibilità‌ ‌di‌ ‌piantare‌ ‌nuovi‌ ‌alberi‌ ‌di‌ ‌ulivo‌ ‌in‌ ‌Puglia”‌ ‌

Certo, le fiere di settore e le altre occasioni di incontro dal vivo continueranno ad essere centrali nel percorso di ciascuna realtà aziendale, ma con Fooding e i networking realizzati online stiamo riuscendo a non perdere importanti occasione di crescita e di condivisione, rafforzando i legami nella community Pin e la voglia di costruire un ecosistema tutto pugliese di aziende innovative.

Copertina del post Luoghi Comuni: #networking e opportunità per il Terzo Settore

Luoghi Comuni: #networking e opportunità per il Terzo Settore

09 Aprile 2021 ore 17:00

Avete sentito parlare di Luoghi Comuni? Sapete che in Puglia si finanziano progetti di innovazione sociale per riattivare e rivitalizzare spazi pubblici sottoutilizzati? Ma, soprattutto, la misura è un’ottima opportunità per il follow-up di molti di voi!

Ve l’avevamo anticipato e ce lo avete chiesto anche nel precedente #networking con Davide Agazzi ed ecco che abbiamo organizzato un incontro dedicato con lo staff Luoghi Comuni il 18 marzo scorso.

Così con Marco Ranieri, referente dello staff Luoghi Comuni, insieme a una ventina di Vincitori PIN interessati a conoscere il funzionamento dell’avviso a sportello rivolto alle giovani organizzazioni del Terzo Settore pugliesi, abbiamo presentato il bando, spiegato il funzionamento e raccolto idee, opinioni e, chissà, nuove manifestazioni d’interesse.

Ma come funziona Luoghi Comuni? In prima battuta è un ente pubblico che sceglie di candidare uno spazio di sua proprietà sulla piattaforma dedicata; ARTI avvia il bando specifico alle Organizzazioni Giovanili iscritte al RUNTS, il  Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, che vengono così chiamate a proporre un progetto di innovazione sociale per riattivare di fatto lo spazio attraverso attività che ben si conciliano con la vocazione iniziale dello spazio appunto.

A questo punto parte la co-progettazione: uno strumento innovativo di collaborazione che consente alle amministrazioni pubbliche di attivare partenariati con soggetti operanti nel Terzo Settore per la realizzazione di servizi di interesse pubblico e consiste nella co-partecipazione dei partner, quindi della Giovane Organizzazione, dell’Ente e dello staff di ARTI, alla progettazione esecutiva delle attività da svolgere.

Ad oggi, sono tanti i progetti Vincitori PIN che hanno vinto Luoghi Comuni e hanno aumentato le possibilità di follow-up progettuali: Ultimi Fuochi, Psy&CO in Agri e The ARSS sono solo alcuni della lunga lista di beneficiari e partner di questa misura.

E voi? Cosa aspettate a cogliere questa opportunità?