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E-Cool: foto e video del #networking PIN con il Comune di Bari

01 Marzo 2019 ore 11:55

È stato un incontro di #networking partecipato e proficuo quello dello scorso 21 febbraio a Spazio 13 dove 14 giovani organizzazioni impegnate nella gestione di spazi di coworking/incubatori d’impresa/fablab hanno incontrato il Comune di Bari nell’ambito del progetto Interreg E-Cool!

Protagonisti PopUppensCoworking SophiaOCC Co-LaboryTrip Lab Segheria 2.0Art-HubI Giardini degli artistiBaCoOpera CoworkingCOF.FI.TCaffè PortineriaISACasa Mandela Cozinha Nomade che, nel corso dell’evento, hanno avuto l’occasione di confrontarsi con l’assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Bari Paola Romano, Vitandrea Marzano dello staff del sindaco di Bari, Giorgia Battista della Sezione Inclusione Sociale Attiva e Innovazione delle Reti Sociali della Regione Puglia e lo Staff PIN, rappresentato da Paolo D’Addabbo di ARTI e Marco Costantino della Sezione Politiche Giovanili e Innovazione Sociale oltre che responsabile del progetto E-Cool.

Un incontro che rientra nel programma delle iniziative di Accompagnamento PIN e che ha come obiettivo quello di favorire il consolidamento delle competenze e dei progetti dei giovani pugliesi che partecipano al bando a sportello PIN oltre, nello specifico, a consolidare i rapporti con le pubbliche amministrazioni.

L’illustrazione da parte dei rappresentanti del Comune di Bari delle strategie di attivazione di un grande spazio cittadino dedicato all’innovazione, da collocare all’interno del complesso della Manifattura Tabacchi, ha stimolato una riflessione comune sulle opportunità di riqualificazione dell’intero quartiere circostante. Tale processo, a giudizio dei partecipanti, potrebbe trovare una spinta determinante nella mobilitazione delle migliori esperienze di innovazione sostenute dai programmi regionali delle politiche giovanili e del welfare.

Dal dibattito tra gli operatori del settore presenti, vincitori PIN e istituzioni, sono quindi emersi dei validi spunti per sviluppare future collaborazioni. Ad esempio, una direzione da intraprendere dovrebbe portare verso la definizione di un modello sostenibile di gestione dello spazio e delle iniziative collaterali, in grado di attuare un corretto equilibrio tra l’impiego di risorse pubbliche e il ruolo esercitato dall’iniziativa privata.

Le istituzioni – è sempre emerso dal confronto con i pugliesi innovativi coinvolti – dovrebbero inoltre orientare gli strumenti normativi e finanziari verso interventi capaci di accompagnare e facilitare le migliori sperimentazioni che sul territorio si stanno realizzando in tema di condivisione degli spazi di lavoro, come ad esempio quelle sull’artigianato digitale, la cucina partecipata, l’integrazione multiculturale, il co-housing, la produzione culturale.

Infine, il confronto si è concluso con un approfondimento su alcune pratiche internazionali per l’imprenditoria giovanile presentate nell’ambito del progetto Interreg Europe E-Cool, di cui la Sezione Politiche Giovanili e Innovazione Sociale è partner: Yes Program – Region of Attica , Andalucia Emprende – Seville Chamber of Commerce , Towards Explorative Space in the North of the Netherlands – Hanze University Groningen, The Gatsby benchmarks and the Careers Hub modal – Devon Country Council, Start package on youth business mind – Dobele Education and Business Support Center Zemgale Region, JIC South Moravian Innovation Center – South Moravia Region , Project Playpark Brno – South Moravia Region, Harghita Business Center – Harghita County Council, Startup Mixer Opole – Opole Agglomeration.

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In visita da… Pop Uppens: matching tra spazi e idee sul web

22 Febbraio 2019 ore 09:32

Puntata numero 23 per la rubrica “In visita da…“: il viaggio dello Staff di PIN tra le realtà attivate attraverso il bando a sportello della Regione Puglia!

Ricapitoliamo un pò le tappe del nostro tour in giro per la Puglia alla scoperta di storie innovative: vi abbiamo già mostrato le ceramiche innovative di Mesolab, la mobilità sostenibile di Sagelio, la vocazione di Ciurma libreria indipendente per bambini, il Centro Multiculturale Crocevia, i manufatti editoriali di ZicZic, le proposte di turismo esperienziale di Puglia Taste & Culture, il laboratorio di pasta fresca e artigianale Eden Store, le mappe tattili realizzate da MapAbile e, il Coworking space Co-Labory  e il connubio mare, psicologia e fotografia di ColMare, l’ecofriendly wear firmato Bloodylicious e, subito dopo l’estate, le fragranze identificative del Gargano del brand AquaPulia,il visual storytelling esperienziale di ImaginApulia, il turismo delle radici di  Raiz Italiana, il Building Management di INGegno-Lab, il laboratorio culturale partecipato OCC – Officine Culturali quartiere Carrassi e l’officina sociale per il recupero e il restauro di barche a vela in legno Maremosso, lo spazio dedicato alla fotografia e all’illustrazione Lo.ft, la protesi di mano in stampa 3D Adam’s Hand ,il laboratorio di serigrafia naturale Ammostro,il festival teatrale a basso impatto ambientale in luoghi segreti Ultimi Fuochi Festival e il centro multietico Casa Mandela.

Quest’oggi ci tratteniamo a Bari dove andiamo a scoprire uno dei temporary store di Pop Uppens, il servizio web che mette in contatto spazi e idee per attività temporanee.

Pop Uppens è quindi un servizio web che facilita il matching tra domanda e offerta di spazi liberi in affitto temporaneo e idee che possano animarli attraverso un sito internet e una App. Siamo andati a trovare Stefania e Marco sul campo, in uno dei loro temporary store in shop sharing aperto nel periodo natalizio spaziando tra moda, arte, cibo e beauty. Ma non solo: anche altri progetti Vincitori PIN tra le idee che animavano Young Signorile, il primo pop up store a Bari! Volete scoprire chi sono? Facciamolo insieme guardando questo video!

Il nostro tour alla scoperta della Comunità PIN continua: seguite @staffpingiovani su Instagram per scoprire le prossime tappe, spiare nel backstage e spoilerare i protagonisti!

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E-Cool: condivisione di buone pratiche per l’imprenditorialità giovanile con il Comune di Bari

18 Febbraio 2019 ore 09:51

Promuovere l’imprenditorialità giovanile è un importante motore di crescita economica intelligente, sostenibile e inclusiva ed è stato un obiettivo primario delle regioni dell’Unione Europea, come definito dalla Strategia 2020. Parte da questo concetto e dalla condivisione di buone pratiche il programma Interreg Europe E-Cool ponendosi come obiettivo quello di sviluppare azioni concrete per stimolare l’imprenditorialità nei paesi partner. Una delle modalità previste per concretizzare questa mission è appunto la realizzazione di incontri tra stakeholders che scaturiranno poi in veri e propri piani d’azione da includere nelle politiche regionali.

In quest’ottica si pone l’incontro di Networking tra progetti PIN e il Comune di Bari in programma giovedì 21 febbraio dalle ore 15.00 presso Spazio 13, Via Colonnello de Cristoforis, 8, Bari.

L’incontro offrirà l’occasione di consolidare la rete di collaborazione tra i PIN impegnati nella gestione di spazi di coworking/incubatori d’impresa/fablab e di conoscere l’esperienza che l’amministrazione comunale di Bari sta facendo con la progettazione dell’Open Innovation Center Porta Futuro II presso gli spazi della Manifattura dei Tabacchi. I protagonisti saranno: PopUppens, Coworking Sophia, OCC , Co-Labory, Trip Lab Segheria 2.0, Art-Hub, TELA, Crocevia, LO.FT, I Giardini degli artisti, Rainbow Network, BaCo, Opera Coworking, COFFIT, Caffè Portineria, ISA, Casa Mandela, Cozinha Nomade, GEP, SHISKIHoli-work La Bottega Digitale. Interverranno Paola Romano, Assessore Politiche educative giovanili, Università e Ricerca, Politiche attive del Lavoro, Fondi Europei – Comune di Bari, Vitandrea Marzano, staff del Sindaco – Comune di Bari, insieme allo staff PIN.

La Sezione Politiche Giovanili della Regione Puglia e ARTI, inoltre, condivideranno le pratiche internazionali sul tema approfondite nell’ambito della partecipazione al progetto Interreg Europe”E-Cool

Vuoi saperne di più? Follow us on Instagram dove l’evento sarà raccontato in diretta!

 

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Inaugurazione de I Giardini degli Artisti: il racconto dei protagonisti

11 Febbraio 2019 ore 10:26

Riprendiamo a pubblicare i racconti delle esperienze straordinarie della Comunità PIN!

Oggi è la volta de I Giardini degli Artisti, l’incubatore di talenti a Castellaneta (Taranto) fondato da due giovani del territorio, Valentina e Francesco, che tra le sue mille attività annovera iniziative di arte e rivalutazione del territorio destagionalizzato. I due hanno inaugurato da poco il loro spazio e ce lo raccontano attraverso questo racconto emozionale.

Non sveliamo altro: lasciamo la parola ai protagonisti per raccontarci il loro primo evento!

“Un atto di amore nei confronti di questa comunità” ha affermato il parroco, don Antonio Favale, dando il nome all’energia che ci ha spinto a restituire vita all’ex ENAOLI, struttura abbandonata da anni, le cui mura conservano ancora le storie di migliaia di bambini e giovani. Ha aggiunto “Questo sarà uno dei principali luoghi di aggregazione della comunità”.

Abbiamo avuto la possibilità di realizzare il progetto in un’altra città con meno difficoltà, minor dispendio di energie e di risorse ma il nostro cuore era qui, a Castellaneta Marina. Eravamo consapevoli di rischiare tutto.

Non ci aspettavamo tanta affluenza. È stata forte l’emozione per questa serata. Negli occhi i volti di chi è venuto a trovarci. Risuonano gli applausi, inaspettati. Le parole spezzate dalla commozione. La gioia di ritrovarsi dopo mesi di lavoro. Già questa è stata una missione ma siamo solo all’inizio.

Toccanti le parole di Antonio Lioi, direttore dell’ex ENAOLI, che ha commosso tutti con la sua testimonianza e il suo augurio: “spero che viviate le bellissime emozioni che  ho provato io in quarant’anni di lavoro con ragazzi che vivevano situazioni di disagio, ospiti della comunità educativa sita nella struttura.”

Cariche di profondità le parole del vescovo Claudio che hanno accompagnato la benedizione: “Per fare una follia, ci vogliono persone folli. È stato sicuramente uno Spirito che vi ha mosso. Una follia benedetta, nel nome del Signore..che porta a far rinascere le cose. Che può portare a realizzare grandi sogni. Il vostro sogno finalmente si vede. Un luogo di incontro, che serva. “

Responsabile l’augurio dell’assessore Giuseppe Angelillo, in rappresentanza dell’Amministrazione che ci ha concesso i locali “Questo sogno è bello se verrà condiviso anche da noi, dalla comunità, se ci saremo anche noi a frequentare questo luogo. Quando abbiamo visto lo stato di degrado in cui versava la struttura è stato un colpo al cuore per chi, come me, in quelle stanze ha vissuto giornate intere condividendo emozioni e sensazioni. Far rivivere questo posto è un segnale importante che speriamo venga colto da tutti nel modo migliore.”

Quanta energia vitale negli occhi della gente, meraviglia per una novità inaspettata. Tanta fatica trasformata in un’opera che lascia spazio alla creatività. Come quella di artisti e artigiani locali tra cui Maria Tanzarella, Antonella De Santis, Mariangela Annoscia, Paolo De Santis, Rocco Castellano, Nicola Curri, Cosmo Molfetta, Giulia Fuina che hanno dipinto e restaurato contribuendo a trasformare un luogo ospitato da rifiuti in una mostra permanente visitabile durante tutto l’anno.

Quanti momenti di condivisione. Conserviamo nel cuore le “carezze” della gente del luogo che ci ha portato da bere sotto il sole torrido, che ci ha donato del tempo, che ci ha aperto il cuore raccontandoci storie di vita, esistenze spezzate. Di coloro che ci hanno chiamato “pazzi” e poi si sono fatti carico di questa impresa. “A esattamente 15 anni dalla morte di mio padre, il Signore mi ha donato la presenza, l’aiuto, l’esperienza e il sostegno di tanti padri in questa avventura.” Racconta Valentina. Tra questi Carmine, Antonio, Vincenzo, Paolo e don Antonio.

Impressi i volti, i sorrisi e l’aiuto dei giovani che hanno alimentato la nostra speranza. In particolare di Francesco, Lisa, Anna, Piersalvatore, zio Nunzio, Piera, Luana, Irene, Alice, Ester, Roberta, Maria, Xhon, Giuseppe, Lorenzo, Desy, Fulvio, Carmen, Francesca, Roberto.

Segno che non dovevamo arrestare i nostri passi sono stati i doni ricevuti: blu Serena, Tonino Amatulli, Carmine Lozito, Annamaria e Pasquale Iacomino, Gabriella Delia, Iolanda Casulli, Roberto e Ninuccio Eramo, Annamaria Cavallo, suor Palmarita. L’affetto di Sandra Tarantino e il suo entusiasmo nei suoi articoli. La presenza della scuola De Amicis nella persona di Giulia Ciminelli. Infine le nostre famiglie, sostegno costante in questo progetto, si  sono ritrovate unite in questo luogo. Possiamo dire a circa un anno dall’inizio che la nostra famiglia si è allargata! Un grazie in particolare ad Alessandra e Salvatore!”