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Visita in Azienda: Patto Consulting e la Comunità PIN al lavoro insieme!

21 Gennaio 2021 ore 16:14

Quali attività immaginare per coinvolgere la fascia di età tra gli 11 e i 17 anni, magari già con una relazione problematica con la scuola? Come innovare la didattica coinvolgendo l’intera comunità educante? Come innovare le proposte didattiche e provare a lenire gli effetti nefasti della pandemia su una fascia di popolazione, quella degli studenti, che più duramente di altre sta subendo gli effetti della pandemia da Covid-19?

Queste e altre domande sono state il filo conduttore attraverso cui, il 7 dicembre 2020, lo staff ha curato la realizzazione di una nuova visita aziendale, un format progettato per far incontrare le nuove realtà imprenditoriali nate con il finanziamento regionale di PIN e realtà imprenditoriali pugliesi già attive e strutturate. Un’occasione di apprendimento sul campo delle modalità in cui gestire una relazione imprenditoriale e un’occasione concreta per far nascere nuove opportunità e collaborazioni. Protagonisti dell’incontro sono stati da un lato Barbara Torraco, presidente di Patto Consulting, impresa sociale attiva nel campo della formazione e dell’animazione territoriale che opera sul territorio della Capitanata e che ha fortemente proposto e voluto l’incontro, e dall’altro ben 18 referenti PIN e che operano negli ambiti della Cultura, Inclusione sociale, Comunicazione, Disabilità, Ecologia ed ambiente, Infanzia, Scuola e formazione, Sviluppo sostenibile, Web e multimedia.

All’incontro, organizzato come webinar, erano presenti i referenti dei PIN Lupantox, Il bosco Blu, Studioak, EsportsHouse, Alveare da Favola, CO-LABORY ,Ricomincio da zero, Regen Habitat, Murgia marketing, Möbius, Prof AdvisorVISIONARY, Minox, Flick Lab, Il Giardino delle Querce, Apulia Center for Art and technology. E per una volta, anche la modalità scelta, quella del webinar, si è rivelata come un’occasione per allargare la platea dei partecipanti, facilitando coloro che operano in territori geografici più distanti, che hanno avuto la possibilità concreta di esserci.
Ad unire questo parterre così composto, oltre che le opportunità offerte dalle modalità online, c’era soprattutto una sfida concreta: avviare la costruzione di una rete di imprese capace di immaginare e realizzare attività innovative in ambito educativo e formativo.

Primo obiettivo però è quello di favorire la conoscenza reciproca in un’ottica di condivisione di esperienze imprenditoriali diverse. Già la prima fase dell’incontro infatti si è rivelata come un’occasione strategica per i giovani imprenditori perché ha permesso di testare la propria capacità di presentare la propria iniziativa in un contesto più ampio e con un soggetto diverso da quelli della propria rete. In questo caso specifico, come già sperimentato ad esempio nei percorsi di preparazione alla partecipazione a fiere di settore ed eventi pubblici, esporre le caratteristiche specifiche della propria iniziativa imprenditoriale ad un possibile partner senior, valorizzando gli elementi essenziali e le prospettive, significa già testare una prima possibilità di costruire delle alleanze strategiche. Dal confronto attivo con altri imprenditori, che sono impegnati da anni sul territorio, possono nascere infatti non solo collaborazioni ma nuove idee e nuovi servizi che meglio possono rispondere ad esigenze espresse dai diversi territori.
Questa prima occasione di presentazione reciproca conteneva come accennavamo prima già un ulteriore sviluppo, da finalizzare con la possibile costruzione di una rete di collaborazione tra i soggetti coinvolti. Con una prima opportunità concreta da cogliere nella presentazione di un progetto comune a valere sull’avviso pubblico dell’Agenzia per la Coesione Territoriale rivolto al Terzo Settore per il contrasto alla povertà educativa da finanziare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Nell’ambito della partecipazione a tale avviso, l’Impresa sociale Patto Consulting ha infatti voluto avviare un confronto con i progetti vincitori PIN, con cui avere la possibilità di essere coinvolti nella progettazione della candidatura al bando e nel partenariato che gestirà le attività in caso di vittoria dello stesso.

L’avviso che scadrà nelle prossime settimane, prevede infatti la realizzazione di progetti inerenti interventi socio-educativi strutturati per il contrasto alla povertà educativa con un contributo richiedibile per ciascuna proposta progettuale compreso fra i 250.000 e i 500.000.
In un mercato molto competitivo, come quello della formazione, e in cui l’innovazione è la chiave per emergere, le esperienze imprenditoriali nate con Pin possono al meglio mettere a frutto la propria capacità di elaborare strategie inedite per rispondere ad esigenze particolari come quelle espresse dall’ambito dell’educazione. In un momento storico in cui, secondo un rapporto di Save the children pubblicato in questi giorni, si va sempre più delineando un quadro assai critico causato dalla pandemia sulla fascia di giovani tra i 14 e i 18 anni destinatari tra l’altro proprio dell’avviso pubblico oggetto dell’incontro. I dati raccolti nel rapporto si concentrano in particolare sul tema della dispersione scolastica in aumento, insieme ad altre importanti ripercussioni sociali che investono gli alunni e le alunne, ma anche l’intera comunità educante. Anche in questo senso la varietà delle imprese che hanno partecipato all’incontro rappresentano un sicuro valore aggiunto alla discussione. Tanti infatti sono stati i temi emersi così come sono vari gli ambiti di attività su cui si muovono le esperienze imprenditoriali dei singoli progetti PIN, spaziando da quelle più strettamente legate alla formazione a quelle invece attive su ambiti tematici, come l’educazione ambientale, che ben si sposano con la possibilità di allargare i settori di intervento. Dal confronto è emersa una comune volontà di intersecare settori diversi, di allargare la cerchia delle opportunità, ad esempio contaminando il lavoro educativo con alcune risposte tecnologiche innovative. In questo le imprese nate con Pin si rivelano particolarmente capaci di mettere in campo proposte interessanti che si legano alle proposte più strutturate di aziende senior.

Questa visita aziendale si è rivelata in questo senso anche un’occasione di apprendimento delle modalità di costruzione di una relazione con aziende senior che operano sul territorio regionale. Un avvicinamento con realtà imprenditoriali che, sulla scorta della propria attività pregressa, possono mettere a disposizione le competenze tecniche per partecipare in questo caso ad un avviso pubblico di una certa complessità e in cui la qualità e la varietà della rete di soggetti che si candidano rappresentano un valore aggiunto non indifferente. Nella convinzione comune che piuttosto che guardare a chi opera nel proprio ambito come ad un competitor da cui difendersi, è più costruttivo considerarlo un potenziale partner di nuove iniziative che amplificano la portata delle proprie attività e della propria capacità di rispondere a sfide concrete.

Copertina del post Non di sola carta… il #networking del 15 dicembre su strategie e immaginari

Non di sola carta… il #networking del 15 dicembre su strategie e immaginari per declinare al futuro l’editoria

07 Gennaio 2021 ore 16:05

Gli incontri di #networking promossi in questi anni di realizzazione delle attività di PIN rappresentano un’occasione preziosa per almeno due motivi: da un lato permettono ai giovani imprenditori che sono al lavoro e che hanno in comune l’ambito in cui stanno avviando la loro impresa di condividere la propria esperienza. Mettere intorno ad un tavolo progetti in fasi diverse di realizzazione consente infatti di mettere a valore le esperienze e gli apprendimenti che l’impegno diretto nell’attività imprenditoriale genera. Nell’anno di attività finanziate infatti i beneficiari affrontano quasi sempre per la prima volta una varietà di questioni connesse all’avvio di un’impresa. Dagli aspetti più strettamente tecnici, all’acquisizione di una, spesso inedita, capacità di supervisionare e gestire processi complessi. Al di là delle dimensioni della propria impresa infatti il confronto costante è quello con la necessità di acquisire e strutturare le competenze per “fare impresa”, competenze per nulla scontate alla partenza.

Ma non solo, perché non va trascurata un’altra valenza fondamentale, soprattutto in un momento storico in cui costantemente vengono messi in discussione anche quelli che apparivano certezze consolidate, e cioè la possibilità di generare nuove collaborazioni e ulteriori iniziative, per potenziare la propria capacità di rispondere a nuove sfide.
E proprio con questo spirito che il 15 dicembre scorso è stato promosso un incontro di networking per i progetti PIN che operano nell’ambito editoriale.

Il filo conduttore ruotava quindi attorno ad una semplice, ma la tempo stesso generatrice di risposte molteplici, domanda: come rispondere alla sfide che il variegato mondo della produzione e vendita di contenuti editoriali ha davanti a sé in questo momento storico? Anche alla luce degli eventi recenti, il settore dell’editoria è stato messo difronte alla necessità vitale di re-immaginarsi. E così che vanno ripensati i propri canali di vendita, attrezzandosi per cogliere le opportunità dell’online o ancora accettando la contaminazione tra la prossimità delle relazioni e le opportunità di condivisione della conoscenza da remoto.

Solo alcuni esempi di come, dagli aspetti più strettamente commerciali, alla produzione di nuovi contenuti originali, alla capacità di raccontare il proprio lavoro attraverso i social media, questo incontro tra PIN è stata l’occasione per una proficua condivisione di esperienze e per l’avvio di nuove alleanze strategiche per gestire le occasioni che verranno.
Due ore di intenso confronto in cui è emerso come, pur adottando approcci diversi, le risposte alla crisi possono nascere da un proficuo mix di competenze, energie e desiderio di innovare. Risposte che imprese caratterizzate anche da una maggiore leggerezza strutturale possono meglio dare adattarsi ai cambiamenti imposti dall’esterno.

Due ore che, in fondo, hanno dato un’ulteriore spinta alla fiducia nelle proprie capacità e nella possibilità di poter contare su una comunità che in questi anni si è costruita intorno al bando PIN. Una dimostrazione di come il fare rete quando non rimane una semplice dichiarazione di intenti sulla carta, ma acquisisce una sua concretezza, si dimostra sempre una scelta strategica, la possibilità di avere uno sguardo lungo.

Copertina del post PIN vs Covid: il primo video co-progettato dalla Comunità PIN

PIN vs Covid: il primo video co-progettato dalla Comunità PIN

31 Dicembre 2020 ore 14:12

Mentre un virus cerca di hackerare le agende e i numeri più importanti della nostra vita, una Comunità magica di persone sottrae al virus il potere divisivo attraverso la creazione di un algoritmo moltiplicativo di bellezza e coraggio.

Sono parole dei progetti Vincitori del Bando PIN che, nei mesi scorsi, hanno messo a sistema quello che da circa quattro anni ha iniziato a crescere: la Comunità PIN.

Un ecosistema che, con il minimo comune denominatore “PIN – Pugliesi Innovativi”, si è consolidato esponenzialmente durante i mesi di chiusura totale, lottando lontani ma insieme contro un virus inaspettato. E così, tra le tante iniziative solidali, la ricostruzione e il ribaltamento di progetti di dettaglio e di vere e proprie attività, la paura, la forza, la grinta, la determinazione di non voler mollare e l’infinita autoironia ecco che in un periodo in cui tutto sembrava fermo giovani imprese, ma prima persone hanno scatenato una lotta figurata, metafora del fermento e della volontà che progetti sulla carta e professioni nella realtà portano con sè da sempre.

Nasce la Comunità PIN, si consolida il senso di unione, la rete, la solidarietà e crescono le opportunità. Perché se una pandemia ha fermato il mondo, i Pugliesi Innovativi “picchiano duro” insieme, verso l’anno che verrà!

PIN vs Covid” è tutto questo: il primo video co-progettato dalla Comunità PIN. Un’idea nata per caso, ma voluta fortemente dai progetti coinvolti a rappresentare tutti che ha simbolicamente trasformato le giovani imprese in un videogioco arcade tra un #networking informale su Zoom e, per quanto è stato possibile, dal vivo per scrivere il copione di questa bella storia dal lieto follow-up.

Ci siamo divertiti, sicuri di divertirci sempre di più a costruire relazioni, collaborazioni, nuove opportunità non solo per vincere insieme questo mostriciattolo, ma per tutti i traguardi futuri che raggiungerete grazie al fermento che continuate a palesare nella nostra splendida Puglia!

PIN vs CovidFIGHT!

Credits:

Bottega d’Arte RoMaTrawellit

Location:

Ciurma Libreria per bambini, Taranto/ Ammostro, Taranto / Eduvita, Lecce/ Trawellit, Foggia/ Post Factory, Bari/ Nato con lo Zaino, Bari/ Impact Hub, Bari / Calzaturificio Lurah, Bisceglie / Bloodylicious, Mola di Bari /Cozinha Nomade, Bisceglie / Bottega d’Arte RoMa, Foggia

Copertina del post Arte e Moda: il #networking del 9 dicembre

Arte e Moda: il #networking del 9 dicembre

22 Dicembre 2020 ore 16:38

Un networking in versione digitale dedicato ai progetti Vincitori PIN del settore moda e arte che il 9 dicembre si sono incontrati anche se “virtualmente” e hanno potuto presentarsi, ripercorrere il proprio percorso imprenditoriale e suggerire proposte di collaborazione.

Nove i progetti presenti – Lurah, La Giumenta Bardata Cosplay & Props, Ligni, Atelier Verderame.it, ARTEM, Abbigliamento e contenuti per la sessualità, Apulian Center for Art and Technology, Emilswan, Bloodylicious – che si sono raccontati e hanno raccontato la propria visione di due mondi che da sempre sono espressione di creatività e talento e che spesso danno vita a contaminazioni affascinanti.

Sull’esempio dei brand di fama internazionale che scelgono il dialogo con l’arte e gli artisti per proporre nuove creazioni, stupire il pubblico nelle sfilate-evento, promuoversi attraverso scatti fotografici d’autore, i giovani presenti si sono anche interrogati sul modo con cui poter innescare nuove collaborazioni, sulle strategie per valorizzare l’aspetto artistico e artigianale dei prodotti, esaltare il concetto di Made in Italy, puntare alla riconoscibilità del proprio marchio o sostenere la ricerca di nuovi materiali e nuove tecnologie applicate alla moda. Il contributo che l’arte e gli artisti in tal senso possono dare si può rivelare strategico per i progetti di entrambi i settori. Oltre allo scambio di pareri e contatti, il networking ha contribuito all’emergere di una comune riflessione sulle sfide che ogni percorso presenta e ha aperto nuove strade per fare rete e rafforzare il senso di comunità.